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"I pescatori devono essere liberi di poter tornare in mare, inaccettabile quanto accaduto all'assemblea"

I consiglieri regionali dem: "Non esiste che qualcuno imponga il fermo delle marinerie con metodi che non esitiamo a condannare con fermezza"

“Il caro carburante sta pesantemente minacciando il settore pesca e tutta la filiera ad esso collegata. Siamo consapevoli che, solo per la nostra Regione, si tratti di milioni e milioni di euro e migliaia di lavoratori e imprese che sono in allarme. Proprio per questo sollecitiamo il Governo e la Regione Emilia-Romagna, che sappiamo essere al fianco delle aziende e dei lavoratori con il Presidente Stefano Bonaccini e l’Assessore all’Agricoltura Alessio Mammi in prima fila, a intervenire con gli indennizzi promessi per consentire ai pescatori di far fronte ai rincari pesantissimi gasolio dovuti alla situazione internazionale, accelerando altresì  i tempi per l’erogazione dei contributi legati al fermo pesca 2021 ”.  Lo affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico Gianni Bessi (Ravenna), Massimo Bulbi (Forlì-Cesena), Marco Fabbri (Ferrara), Lia Montalti (Forlì-Cesena), Manuela Rontini (Ravenna), Nadia Rossi (Rimini) e Marcella Zappaterra (Ferrara).

“Ma - proseguono i consiglieri dem - ciò che è avvenuto all’assemblea convocata a Cesenatico, dove pescatori di marinerie al di fuori dell’Emilia-Romagna sono intervenuti in modo aggressivo, rasentando la violenza, è inaccettabile. Imprese e lavoratori devono essere liberi di poter tornare in mare. Non esiste che qualcuno imponga il fermo delle marinerie con metodi che non esitiamo a condannare con fermezza. Anche a Goro nella nottata passata verso le 3 sono arrivati pescatori da fuori regione, ma non si sono registrate aggressioni. Chiediamo massima attenzione a Prefetture e Forze dell’ordine per evitare il ripetersi di fenomeni analoghi.

Prosegue ancora la nota firmata dal Pd: “Il tema sollevato da tutto il settore è della massima importanza e non desideriamo che passi in secondo piano per i metodi usati da pescatori di altre regioni per forzare i nostri ad agire contro la propria volontà e i propri interessi. Siamo sinceramente solidali con i pescatori emiliano-romagnoli e continueremo, nelle sedi e con i mezzi a nostra disposizione, a lavorare per consentire che il settore ittico riceva l’adeguato sostegno. È un problema anche per il comparto turistico, perché lo stop alla pesca in prossimità di un lungo ponte feriale, inevitabilmente si ripercuoterà anche sui ristoranti e sull’accoglienza” .

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