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Economia

Settore "fuoricasa", nuovo contratto per migliaia di attività

Dopo una lunga e negoziazione, è stato firmato il primo Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo

Nuovo contratto per il settore "fuoricasa", che nel cesenate riguarda migliaia di attività del settore. Dopo una lunga e negoziazione, è stato firmato il primo Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo. Il nuovo contratto è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, di Angem, di Legacoop Produzione e Servizi, che rappresentano la quasi totalità delle Imprese del settore. Per la parte sindacale è stato firmato dai rappresentanti diFilcams Cgli, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

"Il nuovo contratto nazionale, indipendente e svincolato rispetto ai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese, con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro - spiegano da Confcommercio - Bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi, da oggi hanno quindi un nuovo contratto di lavoro di riferimento, autonomo e dedicato solo al settore del fuoricasa italiano. Aumento in busta paga di 100 euro a regime, rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività costituiscono una base equilibrata dalla quale potremo tutti assieme lavorare congiuntamente per salvaguardare un mercato nell'interesse di tutti i protagonisti, lavoratori, consumatori e imprese".

“Grazie all’impegno e al senso di responsabilità di tutti i firmatari - rimarca il presidente Fipe cesenate Angelo Malossi - è stato possibile dare un contratto di riferimento per uno dei settori strategici e di punta del Made in Italy. Siamo certi che le importanti innovazioni previste dal contratto, che garantiranno una maggiore flessibilità operativa, saranno la leva per favorire quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell’economia territoriale e italiana”. Le parti hanno concordato su una significativa rivisitazione della parte normativa, in particolare per quel che riguarda la regolamentazione dei permessi retribuiti per i nuovi assunti, la nuova disciplina degli scatti di anzianità ed un rinnovato sistema di flessibilità dell’orario di lavoro, per adattarlo alle esigenze delle imprese e dei consumatori. Inoltre è stata aggiornata la disciplina del mercato del lavoro (apprendistato, contratto a tempo determinato e somministrazione) a seguito della modifiche introdotte dal Jobs act.

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