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Natale amaro per i commercianti: il 66% si aspetta affari più magri

Con le festività natalizie alle porte le aspettative degli esercenti commerciali aumentano e cresce un forte e legittimo desiderio di inversione del trend non particolarmente brillante degli ultimi anni. La Confesercenti Cesenate ha realizzato un'indagine

Con le festività natalizie alle porte le aspettative degli esercenti commerciali aumentano e cresce un forte e legittimo desiderio di inversione del trend non particolarmente brillante degli ultimi anni. La Confesercenti Cesenate ha realizzato un’indagine presso un campione rappresentativo di centoventi associati al fine di rilevare percezioni e segnali sull’andamento dei consumi da qui alla fine del 2011. “Come è normale che sia – dichiara Armando Casabianca, presidente della Confesercenti Cesenate – anche quest’anno riponiamo nelle festività natalizie le speranze di riuscire a lavorare proficuamente, benché sia ormai chiaro che la cinghia dell’austerità, purtroppo, non si è ancora allentata”.

“Siamo infatti consapevoli – prosegue Casabianca – che la crisi economica non è affatto alle spalle e ci auguriamo che le festività natalizie possano essere un momento utile per la ripresa dei consumi, anche grazie alla qualità della offerta che il mondo del commercio, del turismo e dei servizi riesce a mettere in campo soprattutto in questi momenti”. “I dati della nostra ricerca – continua Armando Casabianca – indicano fra gli operatori commerciali una percezione di vendite natalizie sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. In particolare si pensa che potrebbe esserci una tendenza alla diminuzione del volume di spesa degli acquisti”.

“Il 7% degli intervistati – interviene il direttore della Confesercenti Cesenate, Graziano Gozi – ritiene che le vendite aumenteranno (6% nel 2010). Per una parte degli operatori (27%) l’andamento degli acquisti sarà uguale mentre per il 66% sarà minore rispetto allo scorso anno (70% nel 2010)”. “Fra coloro che prevedono minori vendite – spiega Gozi – l'81% ritiene che la causa sia la difficile situazione economica mentre il 16% sostiene che il problema sia la concorrenza dei grandi centri commerciali”. “Analizzando i dati per settore merceologico – continua Gozi – emergono in ogni caso condizioni e previsioni piuttosto differenziate: un dato che appare stabilmente è la buona tenuta dei comparti alimentare, dell'elettronica e del comparto benessere. Le maggiori difficoltà nell'abbigliamento, nel commercio su area pubblica e nelle gioiellerie. In difficoltà anche librerie, agenzie viaggi e bar mentre risultano stabili ristoranti e giocattoli”. “I commercianti cesenati – conclude il direttore della Confesercenti Cesenate - sono pronti ad affrontare il Natale con la professionalità che da sempre li contraddistingue, forti di una capacità di rispondere alle attese dei consumatori che ancora una volta li ha portati a rinnovare le loro offerte con la massima flessibilità e disponibilità. L'auspicio è che anche i consumatori, pur in una situazione di crisi generalizzata, come sempre hanno fatto mantengano una buona propensione alla spesa in occasione delle festività natalizie. La sensazione è che si manterrà un elevato numero di acquisti ma con un occhio al portafoglio”.

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