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Economia

Le richieste degli artigiani: "Più formazione su reti, innovazione e internazionalizzazione"

Le aziende chiedono di avviare percorsi di formazione "ad hoc" brevi e intensivi per gruppi di imprenditori in specie per le aziende unimprenditoriali

Reti, innovazione, internazionalizzazione: sono i settori formativi in cui cresce la domanda delle imprese artigiane cesenati. La crisi strutturale dell'economia impone una rivisitazione delle strategie a supporto delle aziende fa cui quella della formazione, pilastro imprescindibile per la crescita delle imprese, soprattutto quelle di ridotte dimensioni, nella quale si sopperisce alla moltiplicazione del personale con quella delle competenze.

Partendo da questo dato di fatto Form. Art, Agenzia Formativa di Confartigianato-Imprese Emilia-Romagna ha svolto una indagine statistica per analizzare necessità e bisogni di artigiani e piccole-medie imprese della nostra regione, con un campioen che comprende imprese del Cesenate. L’Osservatorio, realizzato nel corso degli ultimi 18 mesi, è stato finalizzato all’analisi approfondita e circostanziata dei bisogni di formazione e di servizi delle piccole-medie imprese associate alla Confartigianato Federimprese Emilia-Romagna. Ha interessato i 10 territori provinciali fra cui il Cesenate e 10 aree produttive: costruzioni, agroalimentare, moda e benessere, meccanica leggera, sistemi dell’abitare, ict, legno-arredo, impiantistica, tessile, meccanica di produzione e autotrasporti; sono state coinvolte tutte le associazioni territoriali di Confartigianato Imprese Emilia-Romagna. L’indagine ha utilizzato gli strumenti metodologici del focus group e del questionario. Sono state coinvolte oltre 100 piccole e medie imprese con i focus group (uno o più focus per ogni settore produttivo) e circa 600 aziende attraverso la somministrazione dei questionari.

Dall’osservatorio emergono chiaramente tre tematiche di interesse: reti, innovazione e internazionalizzazione. Le aziende chiedono di avviare percorsi di formazione "ad hoc" brevi e intensivi per gruppi di imprenditori in specie per le aziende unimprenditoriali: organizzare incontri di più imprese per settori o territori sui temi dell’innovazione con testimonial di aziende di successo: creare un equipe di pluriservizio (esperti di organizzazione, psicologi, sociologi, esperti di organizzazione e gestione) da porre a disposizione delle imprese e/o delle reti di impresa: avviare iniziative specifiche di formazione innovazione e sviluppo con reti di imprese (per settori produttivi e territori) fra quelle che si sono dette disponibili".

Nel 2011 è stata privilegiata l’analisi delle province di Cesena, Modena, Imola, Parma e Ravenna, approfondendo 96 corsi, 114 aziende e 478 utenti rispettivamente interessati e coinvolti. Nel 2012 su un totale di 273 corsi, 299 aziende e 2.017 utenti, sono stati analizzati i corsi delle province di Bologna, Cesena, Imola e Ravenna, approfondendo 142 corsi, 161 aziende e 1.063 utenti partecipanti. In sintesi emerge una generale risposta positiva circa i percorsi formativi realizzati sia da parte dei partecipanti sia da parte delle imprese con conseguenze significative sulla maggiore efficienza e su una migliore organizzazione delle imprese. Sono elementi questi che dimostrano come la formazione possa essere un’attività tutt’altro che autoreferenziale. E’ inoltre chiara la richiesta delle aziende di avere supporto e formazione su quelle tematiche che sentono maggiormente urgenti per rendere competitiva la propria attività".

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