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Il decalogo di Confartigianato per ripartire: "Subito liquidità alle imprese"

"Siamo impegnati in uno sforzo eccezionale per accompagnare le imprese in questa traversata - hanno detto i vertici Confartigianato - dalla quale possiamo uscire solo insieme"

Un manifesto per la ripartenza. E' stato presentato da Confartigianato Federimpresa Cesena, in un evento on line sulla pagina Facebook dell'associazione intitolato "Idee per la ripartenza", durante il quale gli imprenditori - numerosissime le interazioni - hanno rivolto domande e richieste, rimarcando le gravi difficoltà nell'emergenza economica del coronavirus. Sono intervenuti il Gruppo di Presidenza, con Stefano Ruffilli, Marcello Grassi e Daniela Pedduzza, e il segretario Stefano Bernacci.

"Siamo impegnati in uno sforzo eccezionale per accompagnare le imprese in questa traversata - hanno detto i vertici Confartigianato - dalla quale possiamo uscire solo insieme. Confartigianato è in ogni momento a disposizione delle imprese ed è attiva su tutti i fronti per favorire la resistenza e le ripartenza". I volumi di affari si sono di molto assottigliati per tutti coloro che possono operare e azzerati per chi non può lavorare e il problema numero uno è la la diponibilità di liquidità.

"Abbiamo delineato dieci azioni per ripartire - ha aperto l'evento il segretario Bernacci, alternandosi poi alla conduzione con i presidenti -. Dobbiamo cominciare a pensare al ritorno alla normalità che non avverrà simultaneamente per tutti i territori, le imprese e le persone. Ognuno dovrà fare la propria parte per consentire al sistema economico di ripartire e recuperare il tanto terreno perduto in questi mesi di emergenza sanitaria".

Sono dieci le azioni prioritarie delineate da Confartigianato. "Uno: bisogna innanzitutto consentire alle imprese di avere liquidità in misura adeguata, con tempi rapidi e senza valutazione del merito creditizio. Il credito commerciale delle aziende deve essere garantito per far funzionare il ciclo dei pagamenti.  Due: occorre continuare a finanziare gli ammortizzatori sociali con tutte le risorse necessarie  fino a quando non si normalizzeranno le dinamiche economiche e finanziarie delle imprese. Tre: va garantito un reddito di lavoro a tutte le attività obbligate a chiudere e che avranno un ritorno alla normalità più graduale rispetto alle altre.  Quattro: deve essere ridotta la tassazione a livello nazionale e locale".

Il decalogo di Confartigianato Cesena prosegue con altri punti.

"Cinque: bisogna agire per ridurre il gap con i concorrenti europei nei settori dove il differenziale era già enormemente elevato prima della crisi (burocrazia, giustizia civile, costo dei servizi, carico fiscale) a partire da un Intervento straordinario di semplificazione burocratica che coinvolga anche la revisione di tutti regolamenti comunali. Sei: occorre investire su appalti pubblici con apertura in tempi rapidi di cantieri per la sistemazione di strade, infrastrutture, scuole, reti digitali, utilizzando, laddove possibile, l'affidamento diretto e la mini-gara nei confronti dei fornitori qualificati. Sette: va progettato un nuovo welfare di Comunità basato su un patto pubblico-privato per affrontare le povertà e le necessità che nasceranno dalle macerie della crisi.Otto: va facilitata, anche con risorse dedicate, l’adozione di modelli aziendali per aumentare la sicurezza, ridurre i rischi di contagio, anticipare la ripresa delle attività e garantire la continuità operativa. Nove: occorre favorire gli Investimenti aziendali nello sviluppo delle relazioni con i clienti per creare nuove opportunità commerciali. Dieci: va supportata la riprogettazione dei modelli di business ricercando nuove collaborazioni e partnership" .

Confartigianato ha anche rimarcato l'importanza del senso di responsabilità di ciascuno e la preminenza dei valori etici per compiere insieme questa impegnativa traversata. "I pagamenti, potendo, vanno onorati. E' nell'interesse di ognuno e di tutti, perché ciascuno è fornitore e cliente, non deve saltare il ciclo della fiducia. Chi pensa di potersi salvare da solo, rischia di venire travolto dalla slavina".

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