rotate-mobile
Camera di Commercio

Ci sono sempre più nuove imprese in provincia. Ma inflazione, elezioni e crisi internazionale pesano sul futuro

Ecco cosa emerge dall'elaborazione Infocamere-Movimprese per il secondo trimestre del 2022, relativi al sistema imprenditoriale della Romagna

Positivo e in miglioramento il saldo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni nel secondo trimestre dell’anno nella provincia di Forlì-Cesena. E' quanto emerge dall'elaborazione Infocamere-Movimprese per il secondo trimestre del 2022, relativi al sistema imprenditoriale della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini). "I dati del secondo trimestre 2022 confermano una ripresa delle iscrizioni superiore al dato delle cessazioni - commenta Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna -. I flussi delle iscrizioni, infatti, hanno recuperato i livelli pre-pandemia, mentre le cessazioni sono ancora sotto la media 2017-2019. Aumenta, perciò, in termini tendenziali, l'intensità imprenditoriale, cioè la numerosità delle imprese attive e l'imprenditorialità, ossia il numero delle imprese per abitante. Sono segnali positivi, ma, purtroppo, crescono anche le difficoltà che rendono difficile identificare un sentiero di espansione tendenziale. In questo contesto pesano le incognite su crisi internazionale, nuove elezioni, inflazione e revisione del Pnrr. Esemplificativo il ruolo delle Costruzioni che, per effetto del bonus ristrutturazioni edilizie, è rilevante, ma è anche compresso fra l'incremento dei costi delle materie prime e la riduzione dei redditi reali delle famiglie a causa dell'inflazione".

I dati

Al 30 giugno in provincia di Forlì-Cesena si contano 41.802 imprese registrate, delle quali 36.657 attive. L’imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 94 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 88 a livello nazionale). Nel secondo trimestre del 2022 si sono verificate 540 iscrizioni e 354 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 186 unità (nel secondo trimestre del 2021 fu pari a +236 unità). il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,45%, inferiore al dato regionale (+0,60) e nazionale (+0,54%).

Nel periodo in esame, il tasso di natalità delle imprese (iscrizioni per ogni mille registrate) è stato pari a 12,9, inferiore al dato regionale (14,7) e nazionale (13,6); il dato delle iscrizioni è tornato in linea con la media pre-Pandemia (2017-2019) per il trimestre di riferimento, mentre il livello delle cessazioni non d’ufficio risulta ancora inferiore del 15,8% a tale media. Nel confronto con il secondo trimestre del 2021, si riscontra una moderata crescita delle imprese attive (+0,3%), in linea con il trend regionale (+0,3%) e nazionale (-0,1%). La dinamica delle imprese attive presenta alcune lievi differenze a livello delle principali aggregazioni territoriali: comprensorio di Cesena (+0,1%), comprensorio di Forlì (+0,5%); Comune di Cesena (-0,1%), Comune di Forlì (+0,4%), Comuni marittimi (+0,5%), Area del Basso Rubicone (+0,8%), Vallate (-0,1%).

Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, il Commercio (21,3% sul totale) con una flessione dell’1,1% delle imprese attive rispetto al secondo trimestre 2021, l’Agricoltura (incidenza 16,8%, -2,1% la dinamica), le Costruzioni (incidenza del 15,8%, +3,4%), il Manifatturiero (incidenza pari al 9,4%, +0,2%) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,5% del totale, -0,9%). In crescita le Attività immobiliari (6,6%, +2,1%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (incidenza del 3,7%, variazione del +1,9%) e quelle di “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 2,8%, variazione del +4,7%); stabili, invece, le imprese del settore “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,8% sul totale) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici; in flessione, infine, “Trasporto e magazzinaggio” (3,4% l’incidenza, -1,0% la variazione).

Per quanto riguarda la natura giuridica, le imprese individuali sono maggioritarie (56,8% sul totale) e stabili, seguite dalle società di persone (20,6% l’incidenza) in flessione dell’1,7%. Le società di capitale (20,0% del totale delle imprese attive) sono, invece, in aumento (+4,4%), analogamente agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ci sono sempre più nuove imprese in provincia. Ma inflazione, elezioni e crisi internazionale pesano sul futuro

CesenaToday è in caricamento