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Cronaca

Missione integrazione e socializzazione: il centro culturale "Movimenti" celebra il ventennale

Da quel lontano 1998 sono cambiate molte cose, prime fra tutte le dinamiche migratorie e le donne che si avvicinano al centro

Era il 1998 quando il centro interculturale "Movimenti", servizio comunale gestito dall'Asp Cesena-Valle Savio, iniziò a muovere i primi passi. Obiettivo principale: offrire alle prime donne immigrate a Cesena supporto e amicizia, migliorando l'integrazione nella comunità e il loro percorso personale grazie all'attivazione di corsi di lingua italiana, corsi di cucina e cucito. Da quel lontano 1998 sono cambiate molte cose, prime fra tutte le dinamiche migratorie e le donne che si avvicinano al centro. Sono cambiate anche le sedi. Da 1998, infatti, il centro Movimenti ne ha cambiate tre e dallo scorso anno ha una bellissima casa in centro città, nel Palazzo Roverella al n. 59 di via Strinati. E' qui che sabato 19 maggio (dale 16 alle 24) si svolgerà una grande festa per i 20 anni di attività.

"Festeggiare questo grande traguardo è per noi un modo di ringraziare tutte le persone che, nel corso degli anni, hanno contribuito a costruire la nostra storia - spiega Cinzia Pieri, responsabile area servizi immigrati di Asp - Gli insegnanti di italiano volontari, i collaboratori che hanno rappresentato e rappresentano tuttora una risorsa preziosa per il Centro Interculturale e per l'intera comunità. Spero che questo servizio venga valorizzato sempre più mettendo al centro l'opportunità dell'incontro, del dialogo. E' un luogo di socializzazione dove le donne straniere, spesso sole col peso di figli e famiglia, fanno rete tra di loro". 

Ma eccp a qualche numero. "Nel 2017 si sono iscritte circa 500 persone al centro mentre nel 1998 le donne che gravitavano intorno alle nostro centro erano poco meno di una trentina - spiega Manuela Carabini, referente del servizio - La nostra grande soddisfazione viene dal vedere i percorsi di autonomia che le donne riescono a fare grazie al centro. Saper parlare in italiano, farsi capire, è la base per inserirsi in una comunità. Inoltre teniamo molto a condividere la nostra esperienza col territorio, con altre associazioni cittadine com'è accaduto quest'anno con Katriem e Barbablù". 

Ecco il programma della festa che si terrà nella corte di palazzo Roverella in via Strinati 59: alle 17 story story, narrazione di storie in lingua madre. I cantastorie sono i ragazzi richiedenti asilo del centro stranieri (a cura di Maria Faggiano e Giuseppe Valzania). Contemporaneamente si svolgerà il laboratorio Parangolè dedicato ai bambini (riciclare, costruire, danzare a cura dell'associazione Katriem). Alle 18 aperitivo multietnico (musica dal mondo, dj Fatthy, a cura dei corsisti del centro interculturale Movimenti). Allo stesso orario Biblioteca Vivente (per conoscere le storie dei ragazzi richiedenti asilo (a cura del centro stranieri Sanzio Togni). Mostra Xenia con i lavori artistici dei ragazzi in accoglienza a cura dell'associazione Barbablù e stand moda con i lavori artigianali delle ragazze in accoglienza a cura del progetto "Oltre la strada". Alle 21 concerto con l'orchestra della scuola di musica popolare di Forlimpopoli. Per informazioni tel. 0547/20059.  
 

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