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Cronaca

Il liscio è l'essenza dell'allegria romagnola: lo conferma una miniserie su Sky Arte

Il liscio romagnolo, coi suoi personaggi folkloristici, gli abiti colorati, i pullman che girano tutta l'Italia e "Romagna mia" il brano più cantato nel mondo

Il liscio romagnolo, coi suoi personaggi folkloristici, gli abiti colorati, i pullman che girano tutta l'Italia e "Romagna mia" il brano più cantato nel mondo, diventa una miniserie su Sky Arte HD (Canali 120 e 400 di Sky). Si tratta di un documentario con intermezzi musicali, testimonianze storiche e tantissime interviste (da Elio delle Storie Tese a Lorenzo Jovanotti, passando per Andrea Mingardi, Goran Bregovic, Italo Cucci e Vinicio Capossela) che omaggiano un genere spesso relegato ai margini del mondo musicale e che invece si è rivelato un fenomeno dalle mille sfaccettature legato all'evoluzione non solo della Romagna ma dell'Italia intera. 

Il documentario, in tre episodi, si intitola "Vai col liscio - l'epopea del liscio romagnolo in tre atti" è stato prodotto da Sonne Film e Metters Studio in collaborazione con Sky Arte Hd e Genoma Films per la regia di Giangiacomo De Stefano e Matteo Medri, su idea di Giordano Sangiorgi del Mei. In contemporanea con la messa in onda su Sky (il 14 giugno la prima parte) sarà anche presentata in anteprima al Biografilm Festival di Bologna alla presenza di tutti i grandi protagonisti di questa imperdibile storia. Il 9 giugno, invece, all'interno della Notte del liscio a Ravenna verranno mostrati alcuni estratti della serie e insieme agli autori, a Riccarda e Raoul Casadei, si parlerà più ampiamente del folklore romagnolo e della sua storia. 

Il documentario parla della storia del liscio dall'inizio dell'Ottocento (da Zaclèn) fino ai giorni nostri con l'invenzione dell'extraliscio di Moreno il Biondo (presente nel film). A partire da Secondo Casadei si arriva a Raoul e alle varie orchestre che, in viaggio 300 giorni all'anno sui loro pullman trasformati in case, hanno portato gioia, spensieratezza e romagnolità in tutta Italia. "Il liscio è diventato un brand - ha spiegato Matteo Medri - sinonimo di Romagna ma anche di allegria e tradizione. Con questo documentario abbiamo ripercorso il periodo del boom di questo genere musicale, coinciso col boom economico dell'Italia, ma anche i momenti di crisi e la capacità di ristrutturarsi in qualcosa di nuovo". 

"L'aspetto che più mi ha intrigato - ha raccontato Giangiacomo De Stefano - sono questa banda di matti, vestiti con abiti strani e che si spostano su delle vere e proprie case con le ruote, che si ritrovano nelle città a suonare. Le loro cantanti sono simili a soubrette molto folkloristiche, truccate, simpatiche, solari. Insomma è una comunità molto particolare che vive la vita in un modo spettacolare". "Io quando posso sono ancora un ballerino di liscio - gli fa eco Bruno Piraccini di Orogel - e quindi ho sposato immediatamente l'idea del progetto. Questa è la musica che ha segnato la nostra storia, lo sviluppo dell'industria romagnola, sia quella agricola che quella turistica. Siamo cresciuti insieme ed è bello ora vedere un documentario su un pezzo importante della nostra vita". Alla realizzazione ha contribuito anche Orogel e Calzanetto, col sostegno di Sidermec, Romagna Banca Credito Cooperativo. Media partner è Teleromagna.

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