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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Finti avvocati e finti carabinieri in azione: "Veniamo per suo figlio..."

Nessuno è titolato a richiedere somme di denaro alle famiglie, in cambio di supposte liberazioni di famigliari trattenuti dalle forze dell'ordine

Attenzione a non cadere nelle truffe dei finti carabinieri e finti avvocati. Nessuno, infatti, è titolato a richiedere somme di denaro alle famiglie, in cambio di supposte liberazioni di famigliari trattenuti dalle forze dell'ordine. La raccomandazione proviene dal comando dei carabinieri di Cesena, che segnala alcuni episodi avvenuti nelle ultime settimane.

Il copione è sempre lo stesso: sconosciuti si presentano o chiamano nelle abitazioni specialmente di anziani, e argomentando che un figlio si trova trattenuto in caserma e che serve il pagamento di una cauzione per liberarlo o per le prime spese di difesa, si fanno consegnare sull'unghia, da parte di anziani preoccupati per la brutta notizia, somme di alcune migliaia di euro. A perpetrare la truffa sono soggetti che si spacciano per avvocati o per carabinieri e che, nel secondo caso, si presentano vestiti di scuro e cappello tipo militare, così da simulare una divisa.

“Nessun carabiniere viene ad un domicilio per chiedere di verificare che il denaro presente in casa sia vero o falso, o controllare la qualità degli ori e dei gioielli”, fanno sapere dai carabinieri, mettendo in guardia da questo tipo di odiose truffe. Inoltre, quando i militari si presentano nelle case di privati sono sempre in divisa e con le auto di servizio con le insegne dei carabinieri. Bisogna fare attenzione, anche perché prima di colpire i malviventi prendono informazioni ed è facile che quando si presentano a nome del figlio, diano anche nome e dettagli veri relativi al familiare. In caso di dubbio,  i carabinieri invitano a chiamare il 112 o, se si ha più dimestichezza con loro, anche i familiari.

Recentemente i militari sono intervenuti su un simile episodio di truffa ai danni di una cinquantenne che tuttavia non ha “abboccato”ed anzi ha chiamato subito il 112. In questo caso, infatti, la donna non aveva figli, mentre il finto avvocato si era presentato a nome del familiare inesistente. Il malvivente, smascherato, non si è presentato per reclamare il denaro, dopo la telefonata.

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