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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

L'Isis minaccia il cantiere Trevi alla diga di Mosul: "Il più grosso attacco mai fatto in Iraq"

Il cantiere che sta per avviarsi in questi giorni della Trevi, il colosso cesenate delle costruzioni che ha vinto la commessa col governo iracheno, parte nel segno delle minacce degli estremisti

Come era stato annunciato, sarebbe stato un intervento a grande rischio, a pochi passi dal territorio controllato dall'Isis nell'Iraq settentrionale. Il cantiere che sta per avviarsi in questi giorni della Trevi, il colosso cesenate delle costruzioni che ha vinto la commessa col governo iracheno, parte nel segno delle minacce degli estremisti islamici.

 Scatta quindi la massima allerta per le centinaia di militari e civili italiani dislocati a Mosul, in Iraq, dove la 'Trevi' di Cesena si accinge a consolidare la diga che approvvigiona di acqua ed elettricità centinaia di migliaia di persone. Una struttura su cui pesa una decennale mancanza di manutenzione a causa dell'instabilità in cui versa l'Iraq da tempo.

Secondo "qualificate fonti di intelligence", citate dal sito Wikilao, un "warning specifico e dettagliato" parla del progetto di un attentato in grande stile alla diga da parte dell'Isis, "il più grosso attacco mai concepito dal Califfato nello scenario iracheno", secondo quanto riportato dall'Ansa.

A Mosul  è già operativa la task force 'Presidium', che è preparata a questa evenienza. Il suo compito è appunto quello di proteggere il cantiere e il centinaio di italiani che dovranno lavorarci. La task force si compone di circa 500 militari, i primi dei quali arrivati già ad aprile per compiere ricognizioni ed attività tecnico-logistiche. L'inizio dei lavori è stimato proprio in questi giorni.

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