Sit-in Piazza del Popolo per la libertà di stampa: "Assange libero, tutelare il giornalismo investigativo"

Sabato a Cesena c’è stata una mobilitazione a favore della difesa della libertà di informazione e di espressione, per chiedere la liberazione di Julian Assange.

In Piazza del Popolo per il sit-in anche Davide Fabbri che ha raccontato "la mia vicenda di blogger indipendente continuamente intimidito dai potenti, attraverso querele e denunce".

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"La Westminster Magistrates Court di Londra nell’aprile del 2022 ha emesso l'ordine di estradizione negli Usa per Julian Assange. Spetta ora alla Corte Suprema inglese - il prossimo 20 e 21 febbraio 2024 - dare il suo via libera finale al trasferimento dell'attivista australiano negli Usa, dove rischia una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere documenti riservati su crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e Afghanistan. Negli Usa Assange rischia di subire gravi violazioni dei diritti umani", afferma Fabbri.

"Negli ultimi anni - prosegue il blogger - ho rimproverato la stragrande maggioranza della stampa italiana e internazionale che colpevolmente e irresponsabilmente ha trascurato questo caso, che al contrario andrebbe raccontato e spiegato ogni giorno. Ricordiamolo: Assange è giornalista e attivista australiano, cofondatore e caporedattore dell'organizzazione WikiLeaks. Nel 2010 è assurto ad ampia notorietà internazionale per aver rivelato tramite WikiLeaks documenti statunitensi secretati, riguardanti crimini di guerra. La pubblicazione di documenti da parte di Assange nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks non dovrebbe essere punita perché tale attività riguarda condotte che il giornalismo investigativo svolge regolarmente nell’ambito professionale. Processare Assange per questi reati potrebbe avere un effetto dissuasivo sul diritto alla libertà di stampa e di espressione, spingendo i giornalisti e i blogger all’autocensura per evitare procedimenti giudiziari".