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Cronaca

Sgravi fiscali per l'antisismica ai 15 comuni del cesenate

Per i 15 comuni del cesenate sono in arrivo possibili sgravi fiscali e deroghe al patto di stabilità per interventi antisismici

Per i 15 comuni del cesenate sono in arrivo possibili sgravi fiscali e deroghe al patto di stabilità per interventi antisismici. E’ in esame al Senato, infatti, la conversione del decreto legge sulla prestazione energetica dell'edilizia, contenente agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici.

Dopo il primo esame al Senato, il decreto era passato alla Camera, dove, merito del lavoro svolto dalle Commissioni parlamentari, sono state introdotte le modifiche sugli sgravi fiscali per interventi antisismici, ed è stato approvato con 480 voti favorevoli e 1 astenuto. Ora è tornato in Senato dove, entro domenica, si attende l’approvazione definitiva.

«Tre gli elementi più rilevanti introdotti dal disegno di legge - spiega l’on. Enzo Lattuca - in primis si mettono in circolo misure volte a rilanciare il sofferente comparto dell'edilizia con cura ed attenzione all'ambiente e alla sua salvaguardia. Si inseriscono poi misure strutturali per programmare la messa in sicurezza del territorio: adeguamento antisismico delle abitazioni private e delle aree produttive. Ma anche degli edifici pubblici, a partire dalle scuole e dagli ospedali, escludendo tali spese dal computo del patto di stabilità per quei Comuni che hanno fondi a disposizione».

Tra le principali modifiche l'estensione delle detrazioni fiscali nella misura del 65 per cento agli interventi di prevenzione sismica nelle aree a più alto rischio sismico. Confermata anche l’estensione del bonus 65% alle spese per schermature solari, micro-cogenerazione e micro-trigenerazione per il miglioramento dell’efficienza energetica, e agli interventi per promuovere l’efficientamento idrico e per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici.

«Le modifiche, soprattutto sul fronte dell’antisismica, sono di importanza cruciale per l’intero Paese e, in particolare, per il nostro territorio. Tutti i comuni del cesenate sono a rischio 2 e rientrano a pieno titolo tra i territori che possono beneficiare di questa misura. La speranza del Partito Democratico, attento da sempre alla coesione sociale, all’ambiente e alla sicurezza dei territori è che questa buona pratica inaugurata con il decreto “ecobonus” diventi la regola».

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