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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sebastiano Rossi, il campione, torna in tribunale per via di "quel pugno"

Sebastiano Rossi, il cesenate ex portiere del Milan, è tornato a giudizio davanti al gup del tribunale di Ravenna. Era prevista, infatti, per martedì l'udienza preliminare del processo che lo vede coinvolto in seguito a una denuncia presa dopo aver dato un pugno a un ragazzo fuori da una nota discoteca di Cervia

Sebastiano Rossi, il 48enne cesenate ex portiere del Milan, è tornato a giudizio davanti al gup Monica Galassi del tribunale di Ravenna. Era prevista, infatti, per martedì mattina l'udienza preliminare del processo che lo vede coinvolto in seguito a una denuncia presa dopo aver dato un pugno in faccia a un ragazzo fuori da una nota discoteca di Cervia circa due anni fa. Tuttavia l'udienza è già stata rinviata a metà gennaio 2013 dopo la richiesta del querelante in quanto residente in una delle zone colpite dal sisma dell'Emilia e la provincia di Mantova.

La vicenda aveva visto l'ex numero uno rossonero protagonista di uno screzio avvenuto con un gruppo di ragazzi fuori dal locale. Non è ben chiaro come si siano svolti i fatti visto che le versioni sono totalmente differenti. Tuttavia, l'animato scambio di opinioni finì con un pugno in faccia a un giovane mantovano che gli costò 50 giorni di malattia di cui 10 con incapacità temporanea totale e altri 40 con incapacità temporanea parziale. Rossi si difese dicendo che aveva solo dato una "manata" per aprirsi il passaggio e allontanarsi.

Il temperamento di Rossi, grandissimo portiere con quasi 350 partite in seria A, è però piuttosto bollente:  l'8 maggio 2011, durante i festeggiamenti per lo scudetto del Milan, infatti, ebbe un altro "tu per tu" violento con un carabiniere dopo che il campione si era rivolto in malomodo a una barista di un locale di Cesena in seguito alla richiesta di lei di non fumare dentro ma di recarsi all'esterno. Indispettito dalla scena, un maresciallo dei carabinieri fuori servizio intervenne in difesa della ragazza ma questo scatenò un animato screzio finito con un pugno in faccia al militare. Il maresciallo però riuscì rapidamente a bloccare a terra Rossi, dopodiché intervennero anche i carabinieri. Qualche tempo dopo Rossi chiese scusa a tutti i protagonisti della spiacevole vicenda ma il fascicolo ormai era stato aperto. Nel giugno 2011 patteggiò 56 giorni di detenzione, convertiti poi in 14mila euro di pena pecuniaria, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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