rotate-mobile
Cronaca Savignano sul Rubicone

Scatta la nuova organizzazione, il refettorio solidale serve pasti a chilometro zero

È iniziata oggi, martedì 5 ottobre, la preparazione a km zero dei pasti per il Refettorio solidale di Savignano sul Rubicone che finora distribuiva i cibi pronti inviati dalla Caritas di Rimini

È iniziata oggi, martedì 5 ottobre, la preparazione a km zero dei pasti per il Refettorio solidale di Savignano sul Rubicone che finora distribuiva i cibi pronti inviati dalla Caritas di Rimini. A seguito di una riorganizzazione del servizio, finalizzata a coinvolgere il territorio, le materie prime quali frutta, verdura, pane e i prodotti necessari e anche la manodopera per la preparazione dei piatti vengono fornite da esercizi e attività commerciali della zona e con il coinvolgimento di realtà locali di volontariato, in una rete di solidarietà sempre più ampia.

“In tutti gli ambiti e ancora di più in quello dei servizi sociali e solidali la prossimità è un criterio fondamentale – afferma il Vicesindaco di Savignano sul Rubicone Nicola Dellapasqua -. In questo caso la solidarietà raddoppia il proprio risultato, da una parte sostenere quella fetta di popolazione fragile che i servizi prendono in carico con l’obiettivo di una progressiva autonomia, e dall’altra far lavorare le realtà del territorio. L’ente pubblico si fa intermediario di questo circolo virtuoso che fa bene a tutta la comunità”.

I pasti serviti nel refettorio sono 10 e salgono a 18 nel periodo invernale. Il servizio è attivo quattro volte alla settimana, tutti i martedì, mercoledì, giovedì e sabato, grazie alla disponibilità di 4 volontari che si autogestiscono per ciascun turno.

Il refettorio solidale è attivo a Savignano dal 19 gennaio per iniziativa della Caritas parrocchiale con Caritas Rimini, in collaborazione con l’associazione Amici del Don Baronio e con il sostegno dell’Unione Rubicone e mare per i comuni di Borghi, Roncofreddo, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli e Sogliano. La mensa allestita nei locali del don Baronio accoglie gli ospiti nell’orario del pranzo, con posto a sedere nel rispetto della normativa anti-Covid, grazie all’apporto dei circa 50 volontari che si alternano sui turni. Gli utenti del servizio sono 60. Si tratta sia di famiglie con bambini alle quali è rivolto il servizio a domicilio, sia coppie senza figli che persone singole.

Prima dell’accesso, ogni persona viene accolta dal Centro di ascolto della Caritas di Savignano per capirne i bisogni e le necessità. Il centro di ascolto lavora in piena sinergia con gli assistenti sociali del territorio.

Anche in questa nuova fase, chi vuole può entrare a far parte in veste di “fornitore” della rete di solidarità che consente di abbassare i costi del servizio. Lo sportello di ascolto Caritas di Savignano è aperto presso la sede, nel cortile della parrocchia, il sabato dalle 10 alle 12. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scatta la nuova organizzazione, il refettorio solidale serve pasti a chilometro zero

CesenaToday è in caricamento