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Cronaca Verghereto

Dopo 42 anni si ritrovano gli ex alunni della scuola elementare della piccola frazione di montagna: "Giornata magica"

Il primo ricordo è andato a Francesca Mancini e Simone Taccioli, ex compagni di scuola, che non ci  sono più; ed è anche per onorare la loro memoria che nessuno è voluto mancare

Quarantadue anni dopo, gli alunni del primo anno della scuola elementare di Alfero, classe 1976, si  sono ritrovati sabato 16 febbraio, al Lago dei Pontini per un pranzo in pieno stile “rimpatriata”. Il primo ricordo è andato a Francesca Mancini e Simone Taccioli, ex compagni di scuola, che non ci  sono più; ed è anche per onorare la loro memoria che nessuno è voluto mancare. Tutti concordi nel  rievocare l’enorme bontà e la generosità di Francesca, così come la fine intelligenza e l’ironia  contagiosa di Simone. Un doveroso e sentito raccoglimento anche per la mitica maestra Liliana  Mosconi, per tutti e per sempre “la maestra Lilly”, esempio di grande umanità, giustizia e  professionalità.  

Buon cibo e convivialità hanno fatto da cornice a calorosi abbracci, aneddoti a non finire, ricordi  sbloccati e risate fragorose, a riprova della straordinaria ed indelebile impronta lasciata da  quell’esperienza scolastica nelle vite di ognuno. 

Come erano

Un sentito ringraziamento alla seconda maestra del ciclo delle elementari, Pasqualina Renzetti, ricordata come “una maestra solare, dinamica e sempre vicina ai bisogni dei bambini”; a riprova del suo spiccato spirito collaborativo la maestra Pasqualina ha supportato ancora, dopo quarant’anni, questi suoi bambini un po’ cresciuti, rintracciando pazientemente la foto del primo giorno di scuola in modo che ognuno potesse portarne a casa una copia ricordo. 

“Una giornata magica - dicono i partecipanti - a fare da filo conduttore è stata l’emozione di girare improvvisamente e velocemente indietro lo sguardo a quarant’anni fa’, quasi come una vertigine, e  raccontarci alla velocità della luce che cosa ci è successo dopo. Un ritrovo di grande valore, a testimonianza che la distanza e il tempo non sono mai un ostacolo quando il desiderio di riconnetterci  con le nostre radici e la voglia di condividere esperienze e scelte di vita sono così forti e significativi. La nostra è una terra genuina e schietta, come la sua gente, e il forte radicamento alle nostre origini  sarà per sempre il fattor comune delle nostre vite, per quanto tutte diverse tra loro e tutte  straordinariamente uniche".

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