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Cronaca

Raccolta di sangue, Avis: "Iperimmune o normale non ci interessa, l'importante è donare"

In questi giorni molti si stanno rivolgendo ad Avis Cesena per chiedere chiarimenti sulla raccolta di sangue

In questi giorni molti si stanno rivolgendo ad Avis Cesena per chiedere chiarimenti sulla raccolta di sangue. Qualche domanda viene posta anche sulla raccolta di plasma e anche di plasma iperimmune (cioè proveniente da donatori guariti dal Covid e che per questo presentano nel loro sangue gli anticorpi anti sars-CoV-2), probabilmente sulla scorta delle notizie diffuse recentemente dalla Regione.

"E’ molto positivo che tanti scelgano di interpellarci direttamente, evitando il rischio di consultare fonti non attendibili, che spesso forniscono notizie inesatte, se non vere e proprie fake news - spieg il presidente Avis Cesena Gualtiero Giunchi - E' proprio per favorire la massima diffusione di informazioni corrette che vogliamo spiegare il quadro della situazione e, in particolare, come funziona la raccolta di sangue e plasma. Avis si occupa di accogliere le donazioni di sangue e plasma per garantirne l’adeguata disponibilità a tutte le persone che ne hanno bisogno. La nostra associazione lavora in strettissimo contatto con l’Ausl della Romagna, e in particolare, con l’Officina Trasfusionale di Pievesestina. Ed è sulla base delle loro indicazioni (che riguardano i gruppi sanguigni richiesti e i quantitativi necessari per ognuno di essi) che Avis contatta i donatori e si mette alla ricerca di nuovi donatori. Il nostro lavoro è quello di porre in essere le migliori azioni per arrivare a raccogliere le unità essenziali".

A"vis ringrazia tutti i propri donatori, che anche in questo periodo di pandemia e di forte impatto di contagi nel nostro territorio, quando a ciascuno possibile, non hanno esitato a presentarsi a donare al fine di garantire l’autosufficienza di sangue (cioè non farlo mancare a nessuno) - continua il presidente - Si sono fidati di un sistema perché certi che questo possieda professionalità adeguate a garantire il migliore utilizzo delle unità raccolte a seconda delle molte esigenze sanitarie: scorte per emergenze, terapie trasfusionali, produzione di farmaci salvavita, interventi chirurgici. Il sangue è un farmaco che non si può ‘costruire’ in laboratorio e l’unico modo per ottenerlo è che ci sia un donatore disposto a stendere il braccio. Essere e diventare donatore è la testimonianza che dà la migliore risposta a qualsiasi dubbio".

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