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Cronaca

Qualità della vita, Forlì-Cesena scala 12 posizioni ed è 25esima. A livello nazionale guida Trento, ultima Crotone

Guardando al resto della Romagna, Ravenna occupa la 28esima posizione, mentre Rimini ha scalato 24 posizioni, piazzandosi al 37esimo posto

C'è uno scatto in avanti per la provincia di Forlì-Cesena nel "Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia 2022" di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunto alla 24esima edizione. Rispetto allo scorso anno la provincia ha infatti guadagnato dodici posizioni, salendo al 25esimo posto. Gli indicatori di benessere su cui si basa la ricerca sono nove: affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione-formazione e capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero. Guardando al resto della Romagna, Ravenna occupa la 28esima posizione, mentre Rimini ha scalato 24 posizioni, piazzandosi al 37esimo posto. 

La classifica a livello locale

Nella sezione "affari e lavoro" Forlì-Cesena occupa l'undicesima posizione, guadagnandone quattro rispetto alla classifica dello scorso anno. E' settimana per tasso di occupazione, mentre è 17esima per tasso di disoccupazione maschile e 31esima per quella femminile. Nella graduatoria del numero di start-up ed imprese innovative per 100mila imprese registrate è 55esima. E' 43esima nella classifica "reddito e ricchezza" (+3 posizioni sul 2021), con una ricchezza patrimoniale pro-capite di 171.639,1 euro (42esima posizione).

Importante scalata nella sezione "sicurezza sociale", dalla 105esima alla 61esima posizione: i parametri analizzati sono infortuni sul lavoro (103esima), morti per tumore ogni 100 morti (da 67esima a 84esima), morti e feriti in rapporto agli incidenti stradali (settima), tasso di disoccupazione tra i 15 e i 24 anni (27esima), suicidi per 100mila abitanti (95esima), reati a sfondo sessuale contro minori (72esima), variazione della mortalità negli ultimi anni tra gli over 65 e disabilità (da 101esima a 68esima), giovani che non lavorano e non studiano (nono posto) e casi covid ogni 1000 abitanti (106esima).

Venticinquesimo posto nella voce "tempo libero", invariato rispetto allo scorso anno: è 17esima per strutture, 24esima per numero di agriturismi ogni 100mila abitanti e 14esima per numero di alberghi, mentre occupa la 37esima piazza per quanto concerne la ristorazione. 39esima per numero di bar e la tredicesima per numero di sale cinematografiche. La provincia si conferma attiva sul fronte fitness, col quinto posto per numero di palestre, mentre è 20esima per quanto riguarda la presenza di associazioni ricreative e culturali e 51esima per numero di librerie.

E' 30esima nella voce "istruzione, formazione e capitale umano" (-8 posizioni): è 12esima per "partecipazione alla scuola d'infanzia", 50esima per numero di diplomati e 22esima per numero di laureati, mentre passa dalla 65esima alla 59esima per quanto concerne la partecipazione a programma di corsi di formazione continua. mentre 50esima (scalate sette posizioni) nella classifica riguardante il "sistema salute". Trentanovesimo posto nella classifica "popolazione" (61esima per tasso di mortalità ogni 1000 residenti, 53esima per nascite e 33esima nella voce "speranza di vita a 65 anni").

La classifica nazionale

A livello nazionale guida Trento, arrivata nel gruppo di testa in otto dimensioni su nove, primo caso dall'inizio dell'indagine. Non solo. "La provincia rappresenta anche la dinamica che contraddistingue le altre province del Nord-Est, il cui punteggio medio a livello dimensionale eccede il corrispondente punteggio medio nazionale - viene spiegato nello studio -. Stesso discorso ma all'opposto per Crotone, anche quest'anno ultima classificata, che identifica le province del Mezzogiorno con diverse criticità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita". In seconda e terza posizione, salgono di un gradino rispetto alla scorsa edizione, rispettivamente, Bolzano e Bologna; Firenze scala due posti, conquistando il quarto posto, e Milano resta stabile al quinto. Bel balzo da parte di Siena (da 12ª a sesta classificata), mentre Parma, prima lo scorso anno, scivola alla settima casella della classifica generale. 

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