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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Pubblico impiego, è sciopero generale venerdì

“La decisione di proclamare una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione"

Sarà sciopero del pubblico impiego nella giornata di venerdì 28 settembre. “La decisione di proclamare una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che i sindacati Confederali e di Categoria di CGIL e UIL hanno messo in campo in opposizione alle scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico”: è quanto dice una nota firmata dalle Segreterie confederali territoriali CGIL UIL”

Il  Decreto  “spending  review”,  convertito  in legge ad Agosto, è l’atto contro cui si scaglia lo sciopero. “ultimo  di una serie di interventi di natura finanziaria che,  a  cominciare dal precedente decreto “salva-Italia”, hanno operato su di  un'unica  direttrice di marcia: il restringimento dei perimetri e degli spazi     pubblici     quali     pre-condizioni     per     la     completa liberalizzazione privatizzazione delle attività pubbliche”, dice la nota.

“La  mobilitazione,  lo  sciopero  del  28  settembre  e  le  iniziative che seguiranno  rivendicano,  quindi, un ripensamento radicale degli interventi assunti  nei  provvedimenti “spending”, a cominciare dalle questioni legate ai livelli occupazionali (precari/esuberi), e si incaricano di favorire una migliore  lettura,  per  la  politica,  per  i cittadini, per i giovani e i pensionati,  circa  la reale portata delle politiche del Governo sul lavoro pubblico:  la  distruzione di un modello sociale che, pur con le difficoltà che  nessuno  disconosce,  ha  fondato  i suoi architravi sull’universalità delle  prestazioni, sull’inclusione e sulla tutela sociale, sul sistema dei diritti di cittadinanza, sul lavoro. Le  proposte  sono  note  come  altrettanto  chiare  le disponibilità ad aprire una stagione di confronto per una vera e funzionale riorganizzazione della macchina pubblica complessivamente intesa”.

E ancora: “L’accordo del  3  maggio   i  suoi  principi,  gli  obiettivi che dichiarava di perseguire,  sono  tuttora, per noi, validi; non è ascrivibile sicuramente a noi il fallimento di quel patto. Lo sciopero generale del 28 settembre è anche una occasione per rilanciare un’idea  di  riorganizzazione  e  valorizzazione  del  lavoro  pubblico  in risposta agli effetti devastanti della crisi in atto: rimettere al centro i cittadini,  i  giovani,  i  pensionati,  i  precari e i disoccupati, i loro bisogni,  la  loro  maggiore  richiesta di tutela e protezione sociale è la grande sfida che lo sciopero si incarica di lanciare al Governo”.

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