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Cronaca Via Calabria

La città che non va, "via Calabria da brivido ma il quartiere non fa niente"

Nuova serie di segnalazioni per l'iniziativa "La città che non va", la raccolta di segnalazioni dei cittadini sulle situazioni di disagio. Anche in questo caso, come nell'ultima serie di segnalazioni, è la viabilità al centro delle proteste.

Nuova serie di segnalazioni per l'iniziativa “La città che non va”, la raccolta di segnalazioni dei cittadini sulle situazioni di disagio. Anche in questo caso, come nell'ultima serie di segnalazioni, è la viabilità al centro delle proteste. Per inviare la tua segnalazione (non anonima e munita di materiale fotografico), puoi mandare una e-mail: redazione@romagnaoggi.it . Le segnalazioni vengono periodicamente girate al Comune, per la risposta.

VELOCITA' ECCESSIVA IN VIA CALABRIA A PONTE PIETRA

A scrivere una dettagliata segnalazione con diverse fotografie è Lucia Ricci, da poco residente a Cesena, la sua segnalazione riguarda un tratto di strada di Via Calabria a Ponte Pietra: “Lungo la via Calabria, nella zona dove sono presenti i segnalatori digitali di velocità, i veicoli (auto e moto e camion!) viaggiano per la maggior parte a velocità piuttosto sostenuta, ben al di sopra del limite consentito di 50 km/h: non è così inusuale veder sfrecciare in entrambi i sensi auto e moto a più di 80 km/h, in un tratto di strada lineare eccezion fatta per una curva”.

Non mancano i rischi: “In questa zona le case sono molto prossime alla strada per cui la situazione è già di per se pericolosa per esempio quando ci si deve immettere in strada, oppure quando si cammina o si va in bici a bordo strada. Inoltre la curva presente in questo tratto di carreggiata non aiuta la visibilità nemmeno mentre si esce dal proprio cancello di casa; infatti dopo aver verificato che il tratto di strada sia libero, è frequente che, mentre si inizia ad occupare la carreggiata, improvvisamente sbuchi dalla curva a grande velocità un veicolo, che il più delle volte non rallenta, ma suona all’impazzata il clacson e sorpassa occupando di netto la carreggiata opposta (sperando che non vi siano pedoni o biciclette...). Questo è ciò che accade il più delle volte alle persone residenti in questo tratto di strada”.

Ed infine: “Il tratto che le biciclette o i pedoni possono occupare senza invadere la carreggiata è largo meno un metro e, in alcuni punti ad esempio dove sono presenti i pali dell’illuminazione pubblica, lo è molto meno (circa 70-80 cm); si consideri inoltre che le corsie sono piuttosto strette, per cui quando si incrociano due veicoli e fuori dalle strisce transita anche una bicicletta, si crea un contesto in cui la probabilità che accada un incidente aumenta notevolmente. In tale tratto di strada inoltre non è ammesso il transito di veicoli con massa superiore a 8 t tranne che per i residenti e gli autorizzati, divieto che ad oggi ho visto trasgredire più volte da numerosi veicoli commerciali. Inoltre il rumore prodotto dai veicoli che viaggiano ad alta velocità risulta elevato, anche a finestre chiuse, sopratutto di sera e di notte”.

Rimostranze anche nei confronti del comitato di quartiere. Scrive Ricci: “Il comitato di Quartiere, interpellato in merito a tale problema, ha risposto facendomi presente che “le richieste devono arrivare al quartiere per voce di un gruppo di residenti che quindi mette in luce una esigenza comune e condivisa. Segnalando il problema al responsabile P.O. Servizio Mobilità del comune di Cesena, lo stesso ha confermato che “un intervento potrebbe essere fattibile (ad esempio l’installazione di dossi artificiali) previo parere favorevole del comitato di Quartiere e previa individuazione della corretta ubicazione dei dossi. Parlando con alcuni dei residenti è emerso che tempo fa si erano già adoperati in tal senso raccogliendo un cospicuo numero di adesioni e firmando una petizione presentata al Comitato di Quartiere, ma poi la situazione non si è evoluta, e nessuno conosce il motivo della immobilità di tale situazione”.

PARCHEGGI A PAGAMENTO

Franco Bocchini, nella sua segnalazione, rileva che “Qualche anno fa, si era detto che ad un certo numero di parcheggi a pagamento, doveva corrispondere una percentuale di parcheggi gratuiti. A me non risulta che ciò sia avvenuto, né a Cesena, né tanto meno a Cesenatico. E' possibile sapere il perché?”.

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