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Cronaca

Piscine e palestre chiedono aiuto: "Situazione insostenibile, alcuni impianti costretti alla chiusura temporanea"

"Vogliamo richiamare inderogabilmente e con maggior forza il legislatore al fine di prendere seri provvedimenti, in termini di sostenibilità finanziaria con sostegni nel brevissimo termine"

"Quello che sta accadendo a noi tutti è davvero difficile da accettare. Un segnale inequivocabile arriva da “Pool 4.0”, gestore dell’impianto di Lugo e Ravenna, costretto a sospendere l’attività natatoria, anche se solo  per un breve periodo. Tutto ciò per salvaguardare, l’assai ristretto plafond finanziario per consentire poi la continuità aziendale alla ripartenza nella stagione primaverile. Periodo sicuramente meno ostile, in termini di consumi, grazie alle temperature più favorevoli. Dunque uno stop dettato da “cause di forza maggiore” che permetterà però una riapertura in situazioni più sostenibili". Così i gestori di piscine e palestre della Romagna, insieme all’Associazione gestori Piscine Emilia-Romagna.

"L’Europa attualmente attraversa un momento estremamente delicato - spiega la nota - iniziato ormai due anni fa con la pandemia che è andata via via riducendosi e le speranze di una uscita dal tunnel sembravano oramai evidenti. Poi ancora nel baratro a causa dei conflitti in Ucraina, che stanno impattando duramente sulle quotazioni di materie prime. I prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, già oggetto di notevoli aumentati nel mese di gennaio, sono così raddoppiati se non triplicati con l’inizio del mese di marzo. La situazione è diventa così per moltissimi di noi insostenibile, con grande rammarico per i nostri utenti associati, al punto tale da rendere inevitabile la chiusura, benché solo momentanea, quale unica via alternativa per mantenere quel minimo di liquidità necessaria per il futuro più immediato".

Con questo messaggio i  gestori di piscine e palestre della Romagna insieme all’Associazione gestori Piscine Emilia-Romagna "esprimono tutta la loro solidarietà all’amico e collega del “Pool 4.0”, ed altri ancora che si stanno apprestando alla chiusura. Col presente comunicato intendiamo farci così nuovamente portavoce delle reali e palpabili difficoltà in cui versano le strutture sportive non solo gli impianti natatori. L’attuale e difficile momento in cui versano tutti gli impianti sportivi, non solo Palestre e Piscine, deve fare riflettere anche in ordine alla sostenibilità dei bilanci, con le scarse risorse ordinariamente disponibili, di gran lunga erose dal periodo pandemico ora dai recenti conflitti. Occorre senza indugio alcuno, essere tutti uniti ed insieme sensibili al particolare momento, ragionando con ottiche condivise e non personali, al fine di richiamare inderogabilmente e con maggior forza il legislatore acché abbia a prendere seri provvedimenti, in termini di sostenibilità finanziaria con sostegni nel brevissimo termine. Da ultimo, e non per ultimo, occorre perseguire con costanza la promozione e sensibilizzare le persone sull’importanza dell’attività fisica che resta e resterà sempre la nostra missione anche quando ci sentiamo abbandonati ad un destino che non solo non abbiamo scelto ma che continuano ad imporci senza confronto e senza ascolto".

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