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Cronaca

Tre omicidi in un anno. Donne vittime dei carnefici

Da Eleonora Liberatore alla giovanissima Stefania Garattoni fino all'omicidio-suicidio di Longiano. Tanti gli elementi in comune che uniscono i tre casi di 'delitto passionale'

C’è un filo rosso che unisce i tre omicidi che, in meno di un anno, hanno sconvolto Cesena e i comuni limitrofi. E’ la passione, storie d’amore finite a cui i partner non vogliono rassegnarsi. Finchè un raptus non ha armato la mano degli ex. Tutti hanno poi tentato di farla finita. Il 26 ottobre sarà un anno dalla scomparsa di Eleonora Liberatore che è stata uccisa a coltellate dall’ex convivente Sokol Pirra in un bar di Villalta. La scena non è passata inosservata visto che nel locale c’erano diversi clienti.

Scapperà poi per le campagne e tenterà il suicidio per folgorazione. Si procurerà una lacerazione ad un braccio che gli costerà l’amputazione.
Eleonora aveva 37 anni e viveva con Pirra in un appartamento del centro, ma la relazione tra i due era agli sgoccioli, tanto che la ragazza aveva deciso di portare via le sue cose dall’abitazione. Un gesto inaccettabile per l’ex compagno che, quella notte, è uscito di casa con un coltello da cucina nascosto nei calzetti. Dopo averla trascinata all’interno del bar, che si trova vicino a dove lavorava, ha posto fine alla sua vita in pochi minuti con sette pugnalate. Una era dritta al cuore.

Un omicidio che, per la sua efferratezza e per il motivo da cui è scatenato, sembra impossibile. Ma ha molti, forse troppi, elementi in comune con quello dell’appena ventenne Stefania Garattoni. Era il nove marzo e, anche qui, l’elemento scatenante è stata la relazione finita con il ragazzo, quel Luca Lorenzini di 28 anni che, in un raptus omicida, strapperà alla vita la studentessa. Per colpirla, a due passi dal Piazza del Popolo, ha utilizzato un coltello. Il fatto che la ragazza non fosse sola ma con le compagne di studi non ha fermato la sua mano assassina.

Anche Lorenzini tenterà la fuga ma solo per poche ore, finché gli uomini del commisariato di Polizia lo fermeranno in direzione San Carlo. Luca aveva con sé la scacciacani del padre che ha tutte le sembianze di una pistola vera. Con un gesto estremo l’ha puntata contro un poliziotto premendo il grilletto e solo l’intervento del padre che, aiutava nelle ricerche, ha fatto sì che le forze dell’ordine non rispondessero al fuoco.
Luca, una volta trasferito dal carcere di Forlì a quello di Rimini, tenterà il suicidio per soffocamento ma non ci riuscirà.

L’ultimo triste fatto di cronaca invece è più recente: è l’omicidio-suicidio a Crocetta di Longiano. Secondo gli inquirenti, Luca della Valle, di 49 anni, ha prima strangolato la sua ex compagna, Gaetana Dama e poi si è tolto la vita impiccandosi a pochi metri di distanza. Secondo la tesi più accreditata, il tutto sarebbe avvenuto nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 ottobre. Anche in questo caso il carnefice non poteva accettare la fine della relazione indebolita già da tempo dalla sua gelosia. I funerali di Gaetana, che tutti conoscevano come Antonella, si è tenuto sabato nella chiesa di Sant’Antonio di Cervia.

Si chiude così l’ultimo caso di omicidio ‘passionale’ in cui una donna viene uccisa a causa di una relazione finita. Una decisione che non viene accettata dal compagno che risponde in maniera esagerata e priva di senso lasciando inevitabilmente spazio a interrogativi e dubbi, ma soprattutto un vuoto incolmabile nei familiari delle vittime.

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