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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Alla mostra dei fossili in esposizione anche un bellissimo pesce brasiliano e i denti dello squalo più grande mai esistito

Terza e ultima settimana di apertura della Mostra "La Biblioteca della Natura", esposizioni di fossili, nella Galleria Comunale d'arte Leonardo da Vinci

Terza e ultima settimana di apertura della Mostra "La Biblioteca della Natura", esposizioni di fossili, nella Galleria Comunale d'arte Leonardo da Vinci di Via Anita Garibaldi a Cesenatico. La mostra organizzata dal Gruppo Mineralogico-Paleontologico di Cesenatico in collaborazione con Comune di Cesenatico, è stata inaugurata Sabato 5 Novembre 2022 alla presenza del sindaco Matteo Gozzoli, dei componenti del Gruppo Mineralogico-Paleontologico e di un folto gruppo di appassionati e curiosi ma anche di ricercatori e collezionisti. 

Fino ad oggi si sono registrate circa 1500 presenze compresi molti bambini che “accompagnano” i genitori. La mostra rimarrà aperta, come da calendario, fino a Domenica 27 Novembre. Da lunedì 21 fino a venerdì 25 la mostra è aperta solo la mattina con orari 9-12 solo ed esclusivamente per le scolaresche per le quali verrà effettuato visite guidate.  Sabato e domenica, invece, la mostra è aperta a tutti i visitatori con orario 9-12, 15-18.

Il grande successo di presenze che la mostra ha riscosso è dovuto senza dubbio alla novità dei circa 100 esemplari di fossili provenienti da tutto il mondo, che invitano ad immergersi in un appassionante viaggio nel tempo, ma soprattutto perché essi ci raccontano come si formano, ci aiutano a spiegare l’evoluzione, ci testimoniano la biodiversità e ci mostrano animali estinti spesso impressionanti come il gigantesco Orthoceras del Devoniano (lungo 220 cm), vissuto 400 milioni di anni fa, un cefalopode antenato anche delle nostre seppie e calamari odierni. Impressionanti anche come gli enormi denti del Megalodonte, il più grande squalo che sia mai esistito, che poteva raggiungere la lunghezza impressionante di 16 metri (quanto un autobus), che pesava oltre 61 tonnellate e possedeva uno stomaco dalla portata di oltre 10.000 litri e le vertebre, o i resti enormi di un Mammut (Zanne, Tibia. Costola, Vertebra e Dente).

I fossili sono spesso anche vere e proprie opere d’arte naturali. La mostra consente di ammirare alcuni bellissimi esemplari, come i nautilus (molluschi dalla caratteristica conchiglia a spirale con tantissime specie estinte, ma ancora oggi presenti nell’ oceano Pacifico) che colpiscono per l’armonia delle forme. La conchiglia del Nautilus pompilius, vivente, segue i dettami della sezione aurea. Tra i fossili più sorprendenti c’è una bellissima lastra con fossili di Gonianites (ammonite) e di Orthoceras (cefalopodo) del Paleozoico, un equiseto del Carbonifero di circa 300 milioni di anni, pianta che arrivava, in quel tempo, ad una altezza di 30 metri (oggi, ancora vivente, ha un’altezza max di 1,2 metri), una dei grandi alberi che ha contribuito alla formazione delle miniere di carbone.  

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