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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"'Faggione' insegnava con grande passione", l'Atletica Endas Cesena perde uno dei suoi pilastri

L'Atletica Endas Cesena si stringe alla famiglia Faggi per la scomparsa di Daniele, stimato tecnico della società sportiva cesenate

L'Atletica Endas Cesena si stringe alla famiglia Faggi per la scomparsa di Daniele, stimato tecnico della società sportiva cesenate. 

"Classe 1953, insegnante di educazione fisica, rugbista da giovane, Daniele Faggi negli anni dell’Isef si è appassionato all’atletica leggera, diventando poi uno dei pilastri dell’atletica Endas Cesena. Allenatore e responsabile del settore lanci e salto in alto ha allenato per più di 50 anni generazioni di atleti di ogni livello. Daniele era per tutti un allenatore serio e rigoroso, un amico ironico e disponibile. Sapeva fare squadra e tutt’oggi i suoi atleti lo ricordano con stima e grande affetto per i risultati ottenuti ma anche e soprattutto per la grande scuola di vita".

"Faggione - il ricordo - come tutti noi lo chiamavamo, insegnava con grande passione e spingeva con il suo buon umore gli atleti a dare sempre il meglio di se. Lo ricordiamo tutti in sella alla sua vespa mentre attraversava le strade di Cesena per raggiungere il campo di atletica, la sua seconda casa. Dove non si e’ mai risparmiato ed e’ riuscito a far appassionare a questo sport centinaia di ragazzi a ciascuno dei quali era solito dare un soprannome ironico. Questo nomignolo (che solitamente era buffo e piuttosto significativo) poi diventava il tormentone del campo ed andava a sostituire il vero nome. Indimenticabili le cene con i vecchi atleti, piene di goliardia e allegria. E piene di risate nel ricordare buffi aneddoti legati ad allenamenti o gare a cui Daniele accompagnava spesso con il pulmino vecchio della società. Indimenticabili le corse per non arrivare tardi alle manifestazioni e alle urla di incitazione che riservava agli atleti durante le competizioni".

Un uomo, un tecnico, un professore, un amico, un marito, un padre la cui mancanza si farà sentire in maniera importante. Andrea ricorda: “Era il lontano 1987, la pista di atletica era ancora al Dino Manuzzi, terra rossa, dal calcio passo all’atletica, una delle prime persone che incontro al vecchio impianto è Daniele, omone grande e grosso che si presenta con una pacca sulle spalle alla Canavacciuolo (ma lui è arrivato dopo), non ero molto convinto di passare da uno sport di squadra all’atletica leggera, da quel giorno di luglio arido e caldo l’atletica è entrata a far parte della mia vita. “ Anche Sofia, una sua ex atleta: “non riuscirò ad essere presente al funerale… ma so che lui sa quanto bene gli abbiamo voluto e gli vorremo per sempre e quello che ci ha dato. Ciao Daniele, tutti gli atleti e i tuoi colleghi del mondo dell’atletica ti ricordano con affetto e tutti si uniscono al dolore di Marilena, Filippo e Francesco".

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