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Cronaca

A Cesena in campo a 100 giorni dal parto, a Lucca scaricata. Mamma e portiere: Alice si racconta in un libro

“Volevo solo fare la calciatrice” è il primo libro di Alice Pignagnoli tocca sicuramente anche Cesena dove il portiere si è fatta apprezzare tra i pali, e ha scritto una bella pagina di calcio femminile anche fuori dal campo

“Volevo solo fare la calciatrice”, il primo libro di Alice Pignagnoli tocca sicuramente anche Cesena dove il portiere si è fatta apprezzare tra i pali, e ha scritto una bella pagina di calcio femminile anche fuori dal campo. Quando rimase incinta, infatti il club bianconero aspettò la sua giocatrice fino al ritorno in campo, a tempo di record. Un epilogo che stride con quello che Alice ha dovuto affrontare con la maglia della Lucchese, squadra che ha senza mezzi termini scaricato il portiere non appena ha appreso della seconda gravidanza. Martedì sera anche il programma televisivo "Le Iene" ha dedicato un servizio alla storia della calciatrice passata anche per la Romagna nella sua lunga carriera.

Il libro

Alice è una bambina vivace e curiosa, che ha un sogno: diventare calciatore. Sì, perché le bambine, a metà degli anni Novanta in Italia, "non possono giocare a calcio". Glielo dicono tutti, glielo impongono i genitori, ma come Alice stessa ricorda: "Da qualche parte in giro per il Paese, le femmine giocavano a calcio e lo facevano come i maschi, con gol in acrobazia, colpi pregiati, magliette con i numeri e scudetti cuciti sul petto. Nessuna di loro si era sentita “sbagliata” nel correre dietro a un pallone e io non dovevo mollare".

E allora lei è disposta anche a essere “Alicio”, a scontrarsi con la famiglia, a scegliere la scuola per la squadra di istituto, a lasciare casa per un ingaggio modestissimo, pur di coronare il suo sogno, a modo proprio, fino a giungere sulle prime pagine dei giornali: un contratto rinnovato al settimo mese di gravidanza e un rientro in campo a 100 giorni dal parto cesareo. L'impresa con la maglia del bianconera del Cesena femminile.

A distanza di 25 anni, Alice sottolinea: "Alla fine, vivendo l’impossibilità di fare quello che desideravo, ho imparato che c’è qualcosa di più forte del destino che sembra scritto per noi. La nostra volontà". Quindi questa è una storia a lieto fine? Non proprio. Alla notizia della seconda gravidanza, la società calcistica di appartenenza (Lucchese) decide di interrompere il pagamento di ogni emolumento, così disconoscendo il lavoro e gli sforzi in cui Alice si era profusa fino ad allora.

“Capar­bia, sicura in sé, con la voglia di emergere, appassionata e intelligente” questo è il ritratto di Alice fatto da Laura Giuliani, calciatrice italiana, portiere del Milan e della Nazionale, ed è questa descrizione a introdurre il libro all’interno del quale il lettore troverà spunti per scoprire i lati nascosti di uno degli sport più amati, e per riconoscersi nella sua protagonista, sia esso uomo, donna, sportivo e non: perché le vere conquiste dell’umanità non hanno mai avuto genere, né tempo, né ruoli. 

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