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Cronaca

"Liberate i pescatori italiani", lo striscione spunta anche a Cesena

"In sostegno dell'appello lanciato da alcuni consiglieri comunali e regionali che in tutta Italia stanno chiedendo al governo di intervenire per riportare a casa i 18 pescatori rapiti da oltre un mese in Libia"

"Liberate i pescatori italiani". È questa la frase che martedì mattina campeggiava a Cesena, e su altri striscioni affissi in altre città italiane, "in sostegno dell'appello lanciato da alcuni consiglieri comunali e regionali che in tutta Italia stanno chiedendo al governo di intervenire per riportare a casa i 18 pescatori rapiti da oltre un mese in Libia. La marina militare del generale Haftar ormai più di un mese fa, ha sequestrato e portato a Bengasi due pescherecci di Mazara del Vallo, con 16 pescatori a bordo, mentre altre due imbarcazioni sono riuscite a fuggire, senza riuscire ad evitare però il sequestro del primo ufficiale e del comandante". Lo afferma Antonio Barzanti, esponente cesenate dell’area sovranista ed identitaria.

"Dal 1 settembre scorso 18 pescatori italiani sono stati sequestrati da dei predoni libici mentre pescavano in acque internazionali. Con questo appello – spiega Barzanti - vogliamo innanzitutto riaccendere i riflettori su questa vicenda ma anche sollecitare il governo ad un intervento militare in Libia, che riteniamo l'unica soluzione praticabile, per riportare finalmente i 18 pescatori a casa dalle loro famiglie. In circa 60 Comuni italiani, che aumenteranno nei prossimi giorni, ed in alcune Regioni è stata anche presentata una mozione che chiede ai consigli comunali di esprimere solidarietà alle famiglie dei pescatori e di sollecitare il governo per un rapido intervento".

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