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Cronaca Cesenatico

Caso Gesturist, ex sindaco rinviato a giudizio. Il Pd: "Aspettiamo sereni il processo"

Fa un passo in avanti il processo al Tribunale di Forlì che da anni sta scuotendo la politica cesenaticense, vale a dire il caso Gesturist. Venerdì mattina il giudice per l'udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati

Fa un passo in avanti il processo al Tribunale di Forlì che da anni sta scuotendo la politica cesenaticense, vale a dire il caso Gesturist. Venerdì mattina il giudice per l'udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati del caso Gesturist, tra i quali l'ex direttore generale  Martinetti, l'ex presidente Paganelli e l'ex Sindaco del Comune di Cesenatico Nivardo Panzavolta. Si tratta, è bene precisarlo, non di un grado di giudizio ma di una conferma che il castello accusatorio racchiuso dalla Procura della Repubblica nel capo di imputazione è adeguatamente supportato per reggere un giudizio. Il processo partirà con la prima udienza l'8 Ottobre 2015.

M5S: TUTTO GRAZIE AL NOSTRO ESPOSTO. Alberto Papperini, Consigliere M5S Cesenatico rivendica di aver aperto il caso: “Già nel Gennaio 2012, appena a sei mesi dal suo insediamento in Consiglio comunale, il MoVimento 5 Stelle aveva presentato un esposto alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti, nel quale si evidenziavano tutta una serie di aspetti che avrebbero potuto causare un danno di parecchi milioni di euro al Comune di Cesenatico. Oggi ci chiediamo se tutto ciò sarebbe potuto essere evitato, prevenendo un’eventuale pregiudizio ai danni del Comune, e proprio per questo tiriamo in ballo il ruolo delle passate amministrazioni Zoffoli e Panzavolta, targate PD”.

PD: SIAMO SERENI. Da parte sua, il Partito Democratico, con il segretario comunale Mario Drudi e il Capogruppo in Consiglio Comunale Matteo Gozzoli non si scompone: “Prendiamo atto con serenità della notizia dei rinvii a giudizio. Ribadiamo ancora una volta il massimo rispetto nell'operato della magistratura, fiduciosi che dal processo emergerà la correttezza dell’operato dell’ amministrazione comunale di centrosinistra e dell’allora sindaco Nivardo Panzavolta che ancora una volta ha dimostrato la propria alta sensibilità politica ed istituzionale autosospendendosi da ogni incarico rivestito in seno al Partito Democratico immediatamente dopo aver appreso la notizia del rinvio a giudizio”.

PD: DA BUDA ATTEGGIAMENTO INQUALIFICABILE. Attaccano Drudi e Gozzoli: “Diversamente il Sindaco Roberto Buda ha avuto il coraggio di dire che il principale motivo che lo ha convinto ad accettare il ricatto politico della Lega Nord, sia stato a suo dire, quello di garantire il raggiungimento della verità sull’operazione Gesturist, che invece nuove elezioni e un sindaco del Partito Democratico avrebbero potuto impedire. Riteniamo queste affermazioni gravi e inqualificabili, che ancora una volta hanno evidenziato il basso livello istituzionale di chi le ha pronunciate. Fortunatamente in questo paese i processi si fanno nelle aule dei tribunali veri e non in quelli virtuali e sommari istituiti da un sindaco che fa il giustizialista con gli avversari e poi si porta in giunta un Vice Sindaco con a carico una condanna di primo grado”.

LA DIFESA: SCISSIONE ERA UN OBBLIGO DI LEGGE. Nel merito aggiungono che “come abbiamo già detto in passato, ribadiamo che la scissione della società, nella quale il Comune di Cesenatico deteneva una partecipazione di oltre il 74% del capitale sociale, è stata un’operazione portata avanti dall’Amministrazione Comunale di centrosinistra per ottemperare a precisi obblighi di legge che imponevano al Comune di Cesenatico di dismettere l’esercizio di attività commerciali come la gestione di campeggi e stabilimenti balneari e anche di aggiudicare con gara l’affidamento dei servizi pubblici. La scissione di Gesturist è stata un’operazione complessa ed un lavoro plurale, al quale hanno lavorato liberi professionisti esterni all’ Amministrazione e al Comune di Cesenatico di elevata competenza professionale, come anche più soggetti aventi un ruolo politico, ma anche dirigenziale di alto livello presso il Comune di Cesenatico e Gesturist Spa, i quali tutti hanno avvallato in più riprese, gli atti e il percorso della scissione”.

Ed infine: “Si è trattato di un’importante operazione di privatizzazione conclusasi positivamente, che ha portato nelle casse del Comune di Cesenatico somme ragguardevoli che hanno permesso alla città di realizzare investimenti senza dovere ricorrere alla stipula di mutui . Il Sindaco Buda parla oggi di un danno erariale arrecato alla collettività attraverso la scissione di Gesturist . Questo suo voler attribuire colpe a destra e manca, fa davvero riflettere, perché se un danno erariale alla collettività c’è stato, è stata la sua Amministrazione a provocarlo, che azzerando l’affidamento venticinquennale dei servizi a CESENATICO SERVIZI, previsto dalla delibera di indirizzo del Consiglio Comunale dell’amministrazione di Centro – sinistra, che approvò la scissione, ha tolto a questa società prospettive e soprattutto valore patrimoniale”.
 

“Ci preme ribadire la condivisione del Partito Democratico degli obiettivi politico-amministrativi che ispirarono la scissione. Infine sottolineiamo che nell’ordinamento giuridico del nostro Paese, con il rinvio a giudizio si apre la fase processuale nella quale sarà possibile accertare la realtà dei fatti e nel quale l’accusa e la difesa potranno affermare le loro ragioni con pari dignità. Affermiamo questo, perché nel mese che ha preceduto l’odierna decisione del Tribunale di Forlì, il M5S e soprattutto il Sindaco Buda, hanno fatto a gara fra loro, a chi istigava maggiormente la tensione su questa vicenda”.

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