rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Impianti solari, Cna: "Alla burocrazia non manca mai l'energia"

Quello che pare essere uno dei pochi settori attivi nel mercato, l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, rischia nel giro di pochi mesi, esattamente dal primo agosto, di vedere preclusa la possibilità a svariate imprese di esercitare un lavoro

Quello che pare essere uno dei pochi settori attivi nel mercato, l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, rischia nel giro di pochi mesi, esattamente dal primo agosto, di vedere preclusa la possibilità a svariate imprese di esercitare un lavoro, per loro vitale, che  da anni hanno saputo effettuare con competenza e qualità.

"Parliamo - rende noto Cna - di circa 80 mila imprese del settore a livello nazionale, almeno 650 imprese nella provincia di Forlì-Cesena, per un totale di oltre 2.000 addetti, che vedono fortemente a rischio il proseguimento della propria attività a partire da quella data. Da tempo, infatti, Cna ha chiesto in modo pressante al Parlamento una precisa modifica del Decreto di recepimento della Direttiva europea in materia di promozione dell’energia da fonti rinnovabili, che detta norme precise sull’abilitazione delle figure addette all’installazione degli impianti riferiti a tutte le fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, geotermia, teleriscaldamento, biomasse), escludendo di fatto coloro che hanno maturato la propria esperienza esclusivamente sul campo, quindi non in possesso di laurea, diploma o specializzazione professionale specifica".

“È una norma assurda – sostiene Diego Prati, responsabile Cna Installazione e Impianti Forlì-Cesena  – che crea imprese di serie A e di serie B. Da tempo ne chiediamo la modifica, ma ora diventa tutto più difficile in un paese dove ancora regna l'incertezza di un governo”.

Ad accrescere le tensioni, è stata la recente Conferenza delle Regioni che, in ottemperanza a quanto stabilito dal predetto Decreto, ha approvato un piano formativo per l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di impianti riferiti a energie rinnovabili che esclude dalla formazione, appunto, gli impiantisti che si sono specializzati attraverso il proprio lavoro e l’esperienza di anni.

“Chiediamo che sia al più presto sanata questa discriminazione – sollecita Prati  – riconoscendo a queste figure la possibilità di qualificarsi attraverso la partecipazione a percorsi specifici di formazione professionale. Sono, queste, imprese che operano con grande qualità ed esperienza di anni, che hanno già partecipato a diversi corsi formativi e di aggiornamento, come quelli che continuamente promuove la nostra Associazione.  Ma soprattutto, sono tantissime aziende che rischiano di non poter più svolgere il proprio lavoro: oltre il 50% di quelle che operano attualmente nella nostra provincia, escluse ingiustamente da mansioni che effettuano tutti i giorni e da un mercato, quello delle energie rinnovabili che, di fatto, costituisce il futuro del settore impiantistico”.

“È certo un valore importante il fatto che stia crescendo la sensibilità sul tema della sostenibilità energetica e ambientale – conclude Prati – ma ricordiamoci anche della tenuta dell'impresa e del lavoro, cardine della sostenibilità sociale”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Impianti solari, Cna: "Alla burocrazia non manca mai l'energia"

CesenaToday è in caricamento