Il pittore mercatese Fabio Castellani: un autodidatta di genio

Il pomeriggio di sabato è stato dedicato all'arte pittorica del maestro Fabio Castellani di Mercato Saraceno presso la galleria privata l'Officina dell'Arte di Cesena dove ha esposto sei opere significative del suo percorso iniziato all'eta' di nove anni nel lontano 1977. Unanimi i critici nazionali nel definire il maestro Castellani uno dei piu' grandi autori italiani  di arte sacra, anche se non sempre le sue creazioni si limitano a questo campo, ma spaziano anche nella realta' quotidiana con un'impronta personale che la rendono unica ed irripetibile. 

Oltremodo conosciuto  all'estero, dove le sue opere sono presenti in gallerie, musei, case private, fondazioni, in ambito locale soffre per la sua riservatezza anche se non gli sono mancati i successi e in casa di ogni amante d'arte e' presente una sua opera. Un pomeriggio, quindi, dove davanti a  una trentina di persone, per lo piu' esperti d'arte e autori essi stessi, nel salotto privato dell'Officina dove si e' entrati per invito,  il maestro mercatese, ottimamente introdotto dal critico d'arte e poeta Loris Pasini, ha potuto parlare del suo lavoro e delle tecniche usate per approfondire sempre piu' le tematiche legate all'arte del futuro, come l'utilizzo dei polimeri,  che si evolve in continuazione senza soluzione di continuita'. Autore autodidatta, tuttavia un “autodidatta di genio” che ha saputo sfruttare il proprio estro verificando di persona, in chiese e cattedrali, la tecnica dei pittori del Rinascimento e del Barocco creando lui stesso  (anche chimico quindi) i propri colori sperimentati poi su tutte le superfici anche quelle piu' ostiche a riceverli come il plexiglass  dimostrandosi durevoli e di chiaro effetto visivo – creativo.