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Cronaca Centro  / Piazza Giovanni Paolo II

Muri di bambole per una speranza alle donne vittime di violenza. Tutti possono donare e 'adottare' una bambola di pezza

Si può adottare una bambola e sostenere la campagna di raccolta fondi promossa dall’Ausl per l’umanizzazione degli ambienti ospedalieri che accolgono le donne vittima di violenza

Sono stati inaugurati oggi in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne i ‘Walls of dolls - Muri delle bambole’ allestiti in Piazza Giovanni Paolo II a Cesena, nell’atrio dell’Ospedale Bufalini, al Dea dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, al Padiglione Morgagni dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì e nella Galleria di collegamento del Monoblocco Dea dell’ospedale Infermi di Rimini.  

Presenti alle cerimonie, le autorità dei tavoli interistituzionali per il contrasto alla violenza sulle donne e dei Centri antiviolenza presenti sul territorio, numerosi professionisti sanitari dell’Azienda Usl della Romagna e sponsor del progetto aziendale  “Well-fare: Rete per le donne finalizzato al miglioramento degli ambienti di cura e dell’accoglienza delle donne vittime di violenza e dei minori che si rivolgono ai Pronto Soccorso degli Ospedali romagnoli con lo scopo di garantire spazi adeguati e qualità dell’assistenza sanitaria e psicologica. 

I Muri delle Bambole, che resteranno collocati all’interno degli Ospedali Bollini Rosa di Ravenna, Rimini, Forlì, Cesena e Faenza, sono infatti allestiti con bambole di pezza che possono essere adottate tramite una donazione con lo scopo di sostenere la causa, per essere poi appese alla rete di sensibilizzazione (Muro delle bambole). Per chi vorrà, è prevista anche la possibilità di personalizzare la donazione assegnando un nome alla bambola oppure lasciando una frase personale nel libro di raccolta appeso alla rete. L’obiettivo è l’umanizzazione delle cure, anche attraverso il coinvolgimento dell’Associazione ArtinCounselling partner del progetto, che si occuperà di accogliere e assistere i figli minori, introducendo il proprio bagaglio di competenze, mentre la donna effettua il suo percorso diagnostico.

L’iniziativa, molto partecipata da tutte le autorità istituzionali e forze dell’ordine in tutti gli ambiti provinciali, è stata sostenuta con grande coinvolgimento anche dal Cesena Calcio, la squadra della città , con uno video spot che vede i singoli calciatori pronunciare  in tutte le lingue il loro no alla violenza contro le donne. Un messaggio davvero importante ed efficace in questa giornata di sensibilizzazione.

Il progetto è promosso da Ausl Romagna con il coinvolgimento, ad oggi,  delle seguenti istituzioni, associazioni e imprese del territorio: Comune di Cesena, Comune di Faenza, Comune di Cervia, Fondazione Zoli, Fondazione Onda, Associazione APS ArtinCounselling, A.L.I.C.E. Associazione Ravenna, CNA – Forlì – Cesena – Ravenna, Federmoda, Associazione Ricuciamo di Faenza, Centri antiviolenza territoriali, Techne per laboratori di carta e ferro: progetto a mani libere - progetto altre mani, Agorà di Rimini, Cavarei Impresa Sociale, Formula Servizi, Ford Ferri Cesena, Dorelan, Fondazione Zoli Forlì, BCC ravennate forlivese e imolese. Adotta una bambola, chiama il numero 320/5352162 

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