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Cronaca

Giornalista aggredito mentre documentava un fatto di cronaca, solidarietà di sindacato e Ordine

"Alla base dell'aggressione c’è la volontà di impedire con la minaccia, l'arroganza e la forza lo svolgimento di un lavoro fondamentale"

Preso a male parole e strattonato mentre stava facendo il suo lavoro di giornalista. E' quanto accaduto al fotografo del Corriere Romagna Gianmaria Zanotti, mentre si trovava a fare il suo servizio di cronaca sul luogo di un incendio a San Vittore, in via Raffaelli. L'aggressione è avvenuta venerdì in serata: il fotografo è stato prima approcciato a male parole da un presente, a quanto pare neanche coinvolto direttamente nell'incendio, e poi strattonato e aggredito. Zanotti non ha riportato ferite e il suo lavoro era pressoché concluso. Sul posto anche i carabinieri, per verbalizzare l'accaduto in caso di querela nei confronti dell'aggressore.

A Zanotti è andata la solidarietà del Sindacato dei giornalisti e dell'Ordine dei Giornalisti. Scrivono in una nota congiunta i membri del direttivo dell'Associazione Stampa Forlì-Cesena Davide Buratti, Emanuele Chesi, Ennio Gelosi, Francesca Leoni, Mario Proli, e i rappresentanti territoriali nelle strutture dell'Ordine Elide Giordani (consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti) e Michelangelo Bucci (consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti): "Anche nel nostro territorio le intimidazioni e gli attacchi agli operatori dell'informazione stanno assumendo una dimensione non più episodica. In queste ore abbiamo registrato un altro fatto che lede la libertà di informazione e la nostra professione: l'aggressione, verbale e fisica avvenuta a Cesena, ai danni di un collega del Corriere Romagna".

"Alla base dell'aggressione - come dietro ad altre situazioni rispetto alle quali le rappresentanze del mondo giornalistico hanno fatto più volte sentire la propria voce - c’è la volontà di impedire con la minaccia, l'arroganza e la forza lo svolgimento di un lavoro fondamentale per la nostra società. E’ il lavoro di informare, di raccontare gli avvenimenti e di approfondire le questioni, tutto nell'interesse primario dei cittadini, della collettività, delle istituzioni democratiche.  L'informazione corretta è uno dei capisaldi della Costituzione della Repubblica e chi è chiamato a svolgere questa attività, così come disciplinato dalle Leggi oltre che dalle regole e dalla deontologia dell'Ordine Professionale, deve poterlo fare nelle piene condizioni di libertà e di rispetto. Per questa ragione rivolgiamo un appello alle massime Istituzioni del territorio, con le quali su questi temi è già stato avviato un lavoro congiunto per promuovere iniziative in chiave didattica e formativa, affinché al più presto venga affrontata questa situazione complessa e sempre più problematica, coinvolgendo nel confronto le realtà di rappresentanza professionale e sindacale, Ordine dei Giornalisti e Associazione Stampa Emilia Romagna". 
 

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