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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La proposta: gemellaggio con Gorizia nel nome di Renato Serra

Una Proposta di gemellaggio con la città di Gorizia. L'avanza, nel nome di Renato Serra, l'associazione Zaccagnini, presieduta da Ercole Acerbi. In una lettera al sindaco Lucchi, l'associazione ritorna sul centenario della Prima Guerra Mondiale

Una Proposta di gemellaggio con la città di Gorizia. L'avanza, nel nome di Renato Serra, l'associazione Zaccagnini, presieduta da Ercole Acerbi. In una lettera al sindaco Lucchi, l'associazione ritorna sul centenario della Prima Guerra Mondiale, in cui morì in trincea il letterato cesenate Renato Serra, l’illustre concittadino autore di “Esame di coscienza di un letterato” e di “Diario di trincea”.

Gorizia è la città martire e irredenta, conquistata e persa dopo la rotta di Caporetto (ottobre 1917) e infine riconquistata dopo le 12 famose “battaglie dell’Isonzo” a prezzo di enormi sacrifici umani e di tante vite cadute sul Podgora – Monte Calvario. Fra queste, quella di Renato Serra e quella di Decio Raggi: il primo morto il 20 luglio 1915, il secondo, gravemente ferito in trincea qualche giorno prima, morì il 24 luglio 1915. Vicino a loro, quale cappellano militare in quell’11° Fanteria che verrà chiamato “ I gialli del monte Calvario” si trovava un altro cesenate, Don Carlo Baronio, “l’apostolo della carità” di cui è avviata la causa di beatificazione.

Continua l'associazione: “Un’altra circostanza di non minore conto, accomuna le due città. Entrambe sono insignite della Medaglia al Merito per il Valor Militare e la Resistenza. Gorizia con la medaglia d’oro per i gravi lutti subiti nella sua storia complessa, tra questi la deportazione e l’eliminazione nei campi di sterminio dell’intera comunità ebraica della città e poi la sparizione, da parte delle truppe jugoslave di Tito, di centinaia di cittadini inermi che furono barbaramente trucidati e gettati, molti ancora vivi, nelle “foibe”, profonde cavità di formazione carsica; Cesena con la medaglia d’argento perchè, come dice la motivazione (17.4.1975) fu “centro di una decisa reazione di lotta contro l’oppressione nazista e fascista, esprimendo e sostenendo coraggiosamente le forze partigiane, la cui organizzazione ebbe inizio con la costituzione della prima base di volontari a Pieve di Rivoschio”.

Ed infine: “Per queste ragioni riteniamo il gemellaggio particolarmente significativo. Esso dovrebbe diventare il fulcro di ogni altra iniziativa e manifestazione del centenario. Siamo convinti che l’Amministrazione condivida lo spirito e il significato di una simile iniziative e per questo le chiediamo di attivare le procedure necessarie affinché questo evento, pegno di amicizia e fratellanza fra le due città, possa avvenire ad apertura delle manifestazioni del prossimo 2015”.

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