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Le Cgil di Forlì e Cesena al lavoro per la fusione: "La Romagna non può essere un alibi, ma un'opportunità"

"Le due Camere del lavoro - esordisce la segretaria generale della Cgil di Forlì, Maria Giorgini - stanno facendo un percorso importante che è quello di avvicinamento finalizzato all'unificazione delle due strutture già a partire dal prossimo congresso"

Da "Facciamo quadrato" a "Siamo quadrato". Le Cgil di Forlì e Cesena organizzano la prima edizione della festa provinciale del sindacato, che si terrà tra mercoledì e giovedì al Parco Incontro di via Ribolle, a Forlì. "Le due Camere del lavoro - esordisce la segretaria generale della Cgil di Forlì, Maria Giorgini - stanno facendo un percorso importante che è quello di avvicinamento finalizzato all'unificazione delle due strutture già a partire dal prossimo congresso previsto a gennaio, che sarà anticipato in autunno da una serie di assemblee in tutti i luoghi di lavoro. E' un intendo che entrambe le segreterie sono determinate a raggiungere e siamo ad una fase molto avanzata. L'obiettivo sarà quello di unificare sette delle dodici categorie che hanno già aperto questo percorso, ma per arrivare all'unificazione delle due camere del lavoro servirà un congresso straordinario". 

Per Giorgini si tratta di "un obiettivo politico e sindacale molto importante, perchè è ora che questa provincia si riconosca come un corpo unico come esso è. L'assetto istituzionale è questo e abbiamo bisogno di far in modo che questo territorio riconosca da un lato la Romagna dentro la nostra regione come una grande opportunità e al tempo stesso non può essere un abili per la provincia di Forlì-Cesena di fare la sua parte. Noi come Cgil siamo pronti a fare la nostra, tentando di arrivare a questo percorso di unificazione. Ma questo percorso deve riguardare la parte politica de territorio, con la necessità di un dialogo costruttivo tra le forze politiche, ma anche le istituzioni devono collaborare maggiormente al fine di avere più visibilità nella nostra regione, senza dimenticare l'opportunità di area vasta di Romagna". 

La festa

In caso di maltempo la festa si terrà all'ex cinema Mazzini. Si comincerà mercoledì, ore 16.30, con i saluti istituzionali, a seguire l’assemblea delle Donne; alle 19.30 cena con musica e alle 21 presentazione del libro “Lavorare meno, vivere meglio” di Fausto Durante. Giovedì, alle 17 dibattito dal titolo "Persone, Lavoro e Diritti: un’analisi regionale e provinciale" alla presenza del governatore Stefano Bonaccini, il segretario regionale della Cgil Massimo Bussadri e il presidente della Provincia, Enzo Lattuca; alle 19.30 cena con musica e alle 21 gran finale con l’intervista al segretario generale Maurizio Landini, intervistato da Giorgini e Bucci. Nella due giorni saranno aperti stand gastronomici, con possibilità di prenotazione ai numeri 0543 453766 e 3482301706: mercoledì cena con cappelletti, grigliata, piadina e patatine fritte, mentre giovedì sarà protagonista la paella con vino rosso e bianco (solo su prenotazione). 

Gli argomenti

Tra i temi principali ci sarà quello delle condizioni delle donne, "peggiorata dopo la pandemia", rimarca Giorgini, ma anche "il tema attuale della riduzione degli orari di lavoro, legato alla necessità di ridistribuire gli orari, riducendo le ore di full time a parità di salario. E' un obiettivo non irraggiungibile e speriamo che possa essere una discussione anche nel nostro territorio". Tra i temi principali lo stato di salute della provincia di Forlì-Cesena, "considerando l'impatto economico della pandemia da covid-19 - ricorda Silla Bucci, segretario generale della Cgil di Cesena -. Nella fine del 2021 abbiamo registrato dei segnali positivi sul profilo economico, ma deboli e condizionato dal lavoro precario. Nell'ultimo anno si sono persi 4.200 occupati, la quasi totalità donne e giovani. Ora c'è un quadro di grande incertezza sia sul quadro economico che politico. Il nostro territorio ha elementi di forza, ma è necessario assumere decisioni politiche, a partire dalla valorizzazione femminile e delle filiere economiche strategiche. Forlì-Cesena ha una retribuzione media di 87 euro che è bassa rispetto al contesto regionale, ma le donne ne portano a casa 26 euro. C'è da superare il tema della precarietà, ma al tempo stesso accendere i riflettori anche sul tema del welfare pubblico". 

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