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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Fabbri (Verdi): "La politica pseudo-ambientalista del Comune ha fallito"

La proposta: "Trasformare l’attuale sistema di raccolta dei rifiuti, in una raccolta “porta a porta” autentica – non come quella che si sta sperimentando al Quartiere Oltresavio"

"La società che fa business sulle risorse ambientali Hera spa (attraverso una società controllata Herambiente spa), sulla base di una decisione politica presa dall'Amministrazione comunale di Cesena, - esordisce Davide fabbri in una nota - è stata incaricata a realizzare il progetto di ampliamento della discarica esistente lungo la Valle della Busca, a Tessello di Cesena (FC). L'intervento prevede un incremento della volumetria della discarica pari a 342.000 mc, di fatto un allungamento di almeno tre anni della vita della discarica, in esaurimento a metà dell'anno 2012".

"Questo progetto - sottolinea Fabbri - è la dimostrazione plateale del fallimento della politica pseudo-ambientalista degli amministratori pubblici sulla gestione dei rifiuti. Fallimentare una politica di governo del territorio che non riduce i conferimenti dei rifiuti in discarica. Fallimentare una politica che consente ad Hera spa di continuare a fare business sulla ingente mole dei rifiuti prodotti. "Disastrosa una politica che non ha intenzione di ridurre i quantitativi dei rifiuti prodotti. Ingiustificabile una politica che non attua pratiche di raccolta differenziata spinta, domiciliare, in tutto il territorio".

"Il Comune di Cesena – con la condivisione del Piano Provinciale dei rifiuti – in questi ultimi anni non ha voluto promuovere un cambiamento indispensabile del registro sulle politiche sui rifiuti - scrive -. Gli amministratori pubblici di Cesena e Provincia hanno previsto per i prossimi anni:

 Un incremento della produzione dei rifiuti (aumento dell’1% annuo in 10 anni), in netto contrasto con i principi di “Agenda 21” e in direzione opposta rispetto agli obiettivi indicati nel protocollo di Kyoto.
Ampliamenti delle discariche esistenti come la Busca a Cesena.
Un incremento delle percentuali di raccolta differenziata, che non contrasta con gli aumenti della produzione dei rifiuti".

"Tale politica, - prosegue - basata sulle modalità di smaltimento attraverso l’incenerimento a Forlì e la discarica a Cesena, ignora colpevolmente che esse deprimono e rendono ancora più difficile il perseguimento di politiche di prevenzione, riduzione, riciclo e recupero dei materiali presenti nelle diverse frazioni dei rifiuti; tale politica è inaccettabile, letteralmente tossica per la salute e per l’ambiente.

"E' inammissibile e ingiustificabile sostenere che sia compatibile sviluppare elevati livelli di raccolta differenziata dei rifiuti solidi e contestualmente promuovere ampliamenti delle discariche esistenti. Da anni gli ecologisti – inascoltati – propongono di trasformare l’attuale sistema di raccolta dei rifiuti (fatto con cassonetti stradali), in una raccolta “porta a porta” autenticanon come quella che si sta sperimentando al Quartiere Oltresavio - con l’eliminazione di tutti i contenitori stradali, valorizzando e potenziando l’impianto di compostaggio collocato in adiacenza alla discarica della Busca, per recuperare ulteriormente il materiale organico che diventa poi compost di qualità per l’agricoltura".

"Occorre promuovere - conclude - i comportamenti virtuosi dei cittadini, la riduzione dei rifiuti attraverso il compostaggio domestico, la riduzione dei beni usa e getta, specie nelle iniziative pubbliche, la definizione di accordi di programma per ridurre l’uso degli imballaggi negli esercizi commerciali (qualcosa su questo versante il Comune incomincia a fare, dopo anni di ritardo), l’uso della distribuzione alla spina per detersivi e bevande, e qualsiasi altra azione che si traduca in una riduzione concreta della quantità dei rifiuti".

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