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Cronaca

Maxi-evasione fiscale sugli alcolici, a Cesena uno dei "depositi fantasma"

"Criminal Drinks" (così è stata ribattezzata dalle Fiamme Gialle l'operazione) si ramificava in una rete di città, tanto al Sud quanto nel Nord Italia

Ha lambito anche la città di Cesena una maxi-operazione della Guardia di Finanza finalizzata a smantellare una presunta evasione fiscale riguardante un commercio fittizio di alcolici, con accise evase per 55 milioni di euro ed iva per  altri 13 milioni. Cesena, infatti, risulta essere una delle sedi formali di un “deposito fantasma” di questo commercio illecito. In totale la Procura di Agrigento accusa 40 persone, 16 delle quali sono state raggiunte da altrettanti ordine di fermo (altre due sono ancora da eseguire all'estero). La procura, che ha agito in collaborazione con l’ufficio delle dogane e la compagnia della guardia di finanza di Agrigento, ritiene di avere sgominato un’organizzazione criminale che operava in Italia ed all’estero.

“Criminal Drinks” (così è stata ribattezzata dalle Fiamme Gialle l'operazione) si ramificava in una rete di città, tanto al Sud quanto nel Nord Italia, sebbene appunto il fulcro del raggiro fiscale si concentri nell'Agrigentino, ed in particolare Favara. Le ipotesi di reato contestate agli indagati sono frode fiscale e falso. Secondo l’accusa, è qui che era stato affittato un magazzino da parte di un cittadino belga che aveva chiesto l’autorizzazione per depositarvi alcolici. Dalle indagini, secondo l’accusa, è però emerso che in quel magazzino alcolici non ne sono mai arrivati,  né sono partiti per altre destinazioni. Formalmente nel deposito arrivava una quantità di alcolici tale, sostengono i magistrati, da non essere compatibile con le dimensioni stesse del deposito.

Singolare la circostanza dell’arresto di uno dei coinvolti, un calabrese residente a Londra. Considerato che l’uomo, hanno spiegato i magistrati, si trova sempre all’estero, il provvedimento gli è stato notificato circa 12 ore dopo il suo matrimonio. Dopo la prima notte di nozze, i finanzieri si sono presentati nell’albergo dove il neo sposo aveva trascorso la notte, insieme alla moglie, e lo hanno sottoposto a fermo. Le città italiane interessate dall’inchiesta sono Tortona, Genova, Portalbera, Torino, Cesena, Magnago, San Pietro Mosezzo, Voghera, Sequals, Sarzana. Tutti punti di un commercio fittizio che serviva come “copertura”. I guadagni illeciti, secondo i magistrati, oltre che dall’imponente evasione fiscale, derivavano dal fatto che gli alcolici che viaggiavano solo fittiziamente, provenienti soprattutto da Gran Bretagna e Francia.

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