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Cronaca

Cinque esperienze di cittadinanza attiva protagoniste alla Festa delle città civili

Sono tante le energie civiche che stanno emergendo nella realtà cesenate e saranno loro le protagoniste della prima Festa delle Città Civili, che si svolge sabato a Cesena

C’è chi si prende cura della strada dove abita, chi mette a disposizione le proprie competenze per aiutare a riqualificare uno spazio urbano con alberi e cespugli, chi si è rimboccato le maniche per mettere a posto il sottopassaggio utilizzato dai bimbi del Piedibus per raggiungere la scuola, chi mira a vivificare e rendere più fruibile il Parco della Rocca e chi si spende per gestire un orto didattico. E tutti lo fanno senza chiedere nulla in cambio: a ripagarli solo la consapevolezza di aver contribuito a salvaguardare i luoghi della città, gli spazi comuni che appartengono a ciascuno di noi.

Sono tante le energie civiche che stanno emergendo nella realtà cesenate e saranno loro le protagoniste della prima Festa delle Città Civili, che si svolge sabato a Cesena come in altre città dell’Emilia Romagna e nelle piazze le esperienze dei cittadini che si attivano per prendersi cura della propria città. All’insegna dello slogan “Prenditi cura della tua città. È un dono”, per tutta la giornata in piazza Almerici (più precisamente dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30) sarà presente uno stand - denominato “Spazio Ri-Trovato”- in cui si svolgeranno momenti di animazione e di gioco e dove, soprattutto, sarà possibile incontrare e conoscere chi ha attivato buone pratiche in tema di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni nella nostra città.

Cinque le esperienze che saranno presentate dagli stessi protagonisti. Ci sarà l’associazione Rifiorita, nata nella zona della Fiorita lo scorso anno e composta da oltre 70 famiglie, che ha intrapreso un percorso di  Progettazione partecipata per la rigenerazione del quartiere INA-Casa “la Fiorita”. Il gruppo Piedibus di Ronta, coadiuvato dalla cooperativa Controvento, racconterà il recupero del sottopasso ciclopedonale utilizzato dagli alunni della scuola Tonelli per andare a scuola: prima sono intervenuti genitori e volontari per ripulire il passaggio, poi sono arrivati i bambini con pennelli e colori per decorarlo, trasformandolo nell’allegro “Sbuco  - Passotto” che sarà inaugurato la prossima settimana.

“Rocca Malatestiana Bene Comune” che gestisce gli spazi della Rocca, presenterà il progetto “Dimmi quanto ci metti!”, con il quale si invitano tutti i cittadini a progettare la nuova cartellonistica informativa agli ingressi del Parco della Rocca. Lo studio sTreet, fondato da due giovani paesaggiste, dimostrerà che si possono sviluppare progetti di riqualificazione urbana attraverso l’uso del verde, la piantumazione di alberi: per aiutare i cittadini, anche i meno esperti, a definire un progetto del genere, loro mettono a disposizione il Software sTreet, che fornisce il giusto modulo arboreo a seconda della fascia climatica, della distanza dagli edifici, del manto stradale e di altri parametri fondamentali Infine, l’associazione Viaterrea illustrerà l’esperienza di “Oltre il Giardino”,  il parco-laboratorio dedicato alla cura delle persone attraverso la conoscenza pratica dell’ecologia e della biodiversità, a cui si aggiungono percorsi di Outdoor Education.

Nello “Spazio Ri-Trovato” di piazza Almerici ci sarà anche la sagoma di una grande cicogna con un fagotto nel becco. E proprio nel fagotto i cesenati dovranno depositare una cartolina su cui saranno invitati a scrivere quale impegno stanno portando avanti, o quale intendono assumersi, per la salvaguardia e cura dei beni comuni urbani. L’iniziativa potrà essere seguita anche su Facebook collegandosi alla pagina dedicata all'evento e su Twetter all'hashtag #miprendocura La festa delle Città civili nasce dal progetto “Città Civili dell’Emilia-Romagna” che ha coinvolto tutti i Multicentri per l’educazione alla sostenibilità urbana dei principali comuni capoluogo, le strutture che sono deputate al coinvolgimento di cittadini e scuole sui temi dello sviluppo sostenibile.

La rete di questi centri ha portato a termine un censimento delle buone pratiche di gestione partecipata dei beni comuni e ha sviluppato e accompagnato nuove esperienze nei vari territori. La festa sarà l’occasione per valorizzare anche le strutture e i progetti già presenti, per facilitare e coinvolgere i cittadini attivi e distribuire ai partecipanti la pubblicazione “Città Civili dell’Emilia-Romagna” che offre un quadro complessivo delle esperienze regionali insieme ad un approfondimento sui beni comuni. Il tema è infatti oggi più che mai rilevante, per le amministrazioni quanto per i cittadini: le pratiche di cittadinanza attiva, in sintonia con il principio di sussidiarietà orizzontale dell’articolo 118 della Costituzione, si fanno sempre più rilevanti. Imparare a gestire insieme i beni comuni è un elemento centrale per l’uscita dalla crisi.

La Festa delle Città Civili è promossa dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio Comunicazione, trasparenza, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione e dai Comuni capoluogo che hanno costituito i Multicentri per l'educazione alla sostenibilità urbana, con il coordinamento del Centro Antartide di Bologna.

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