Con i Quintorigo Hendrix suona senza chitarra. Per la prima volta
Un tributo a Jimi Hendrix. Senza neanche un chitarrista sul palco. Quella che si vede in foto sullo sfondo è l'unica sei corde d'annata andata in scena sabato sera al Teatro di Cesenatico
Un tributo a Jimi Hendrix. Senza neanche un chitarrista sul palco. Quella che si vede in foto sullo sfondo è l'unica sei corde d'annata andata in scena sabato sera al Teatro di Cesenatico. Sul palco si sono esibiti i Quintorigo che hanno presentato per la prima volta il progetto-tributo al leggendario chitarrista di Seattle. Hanno riarrangiato alcuni dei più famosi pezzi di Hendrix che hanno risuonato per la prima volta “solo” con archi, fiati e voce. Ben dosato l'uso di effetti che propri degli archi non sono, come il wha wha o le distorsioni sature, oppure il delay e la loop station a far da coro al sax.
Un concerto per tutti, ma soprattutto in grado di soddisfare chi è stufo di ascoltare le solite brutte copie di aspiranti imitatori. I Quintorigo, da sempre sinonimo di avanguardia musicale, sono tornati a solcare i palchi e hanno presentato, nella cittadina rivierasca, lo spettacolo in anteprima prima di partire per l'Umbria Jazz Winter. Impareggiabile “Little Wing” suonata solo con il contrabbasso; di grande effetto “Castle made of sand” con le note e la voce di un live di Hendrix proiettato sullo schermo del teatro. Ha Chiuso il concerto il bis di "Crosstown traffic"; non si è mai perso l'impatto della canzone nonostante neanche un Marshall fosse sul palco.
L'inizio del concerto non poteva essere più efficace. Le immagini di ragazzi in uniforme pronti per il Vietnam scorrevano nello sfondo mentre le luci soffuse facevano da scenario all'inno americano distorto suonato dai Quintorigo ricalcando così le gesta di Hendrix a Woodstock. Da quel momento in poi tutta la musica ha dovuto rendergli omaggio; da quel momento in poi chi non conosceva quel chitarrista era “out”, senza compromessi. Così i Quintorigo hanno portato un tocco di novità nel classico.
