Funerale di Sabrina Blotti, il parroco: "La sua morte come il terremoto"
Si è celebrato nel Duomo di Cesena l'ultimo saluto a Sabrina Blotti, la donna uccisa con due colpi di pistola da Gaetano Delle Foglie
Si è celebrato nel Duomo di Cesena l'ultimo saluto a Sabrina Blotti, la donna uccisa con due colpi di pistola da Gaetano Delle Foglie. L'uomo, dopo circa sei ore nel duomo di Cervia ha premuto ancora il grilletto contro di sé uccidendosi. Tante le persone presenti alla funzione e, tra questi, anche rappresentanti delle istituzioni, come il sindaco Lucchi e l'assessore Baredi, e dei corpi militari. La commozione e il silenzio erano rotti dai singhiozzi che tradivano la commozione di quanti conoscevano la donna.
La funzione è stata preceduta dalle parole di don Pasolini. «Sabrina è venuta a mancare in maniera violenta e improvvisa. Tutte le autorità – ha detto da dietro l'altare – si stringono attorno ad famiglia martoriata da un gesto che non ha nessuna ragione accettabile. Bisogna far sì che una violenza così non succeda più e che nessun figlio debba più sopportare un supplizio del genere». Nessuna distinzione di età tra chi ha dato l'ultimo saluto a Sabrina. C'erano numerosi ragazzini, compagni di scuola o amici dei figli della donna, ma anche parecchi capeli bianchi.
Il feretro era di colore chiaro e posizionato al centro sotto l'altare. Su di esso qualche corona di fiori a cui si sommavano quelle posizionate a lato della navata centrale. C'era un silenzio commosso rotto da qualche pianto e non mancava chi si premeva il fazzoletto umido davanti alla bocca cercando i soffocare i singhiozzi. «Sabrina si è fidata troppo - ha detto don Pasolini durante l'omelia - la sua morte è stata come il terremoto in Emilia, ora dobbiamo ricostruire i cuori e non vivere come se niente fosse»
Il messaggio più straziante è quello di un'amica della donna. «E' stata una immensa fortuna conoscerti e per me eri come una sorella – ha detto lottando con la voce rotta dal pianto – ci conosciamo da undici anni, da quando entrambe siamo arrivate in una città nuova. Con il tuo carattere ti sei fatta volere bene da tutti. Mi hai insegnato ad amare, un valore che ho trasmesso ai miei figli. Il tuo sorriso non mi abbandonerà mai».
