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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Cesena Bene Comune. 5 referendum per una scossa alla politica

"L'indizione di Referendum Consultivi locali sulle politiche urbanistiche, ambientali, sociali e culturali è motivo di riconoscimento dell'importanza della democrazia partecipativa"

“Idee politiche e proposte culturali per una “scossa” alla politica locale, per contrastare un avvilente decadimento della politica, per dare valore a parole importanti come partecipazione – trasparenza – dialogo” queste le parole che accompagnano la nascita del comitato Cesena Bene Comune pronto a proporre cinque quesiti referendari. “Come ha dimostrato l'ultima ondata referendaria nazionale, la cittadinanza è certamente pronta e attenta a riappropriarsi di strumenti di democrazia partecipativa e a ricondurre la politica alla reale rappresentanza degli interessi comuni”.

“L'indizione di Referendum Consultivi locali - si legge - sulle politiche urbanistiche, ambientali, sociali e culturali è motivo di riconoscimento dell'importanza della democrazia partecipativa per incrementare la qualità democratica delle scelte operate dagli organi rappresentativi. Referendum locali pensati per dare una ventata di energia positiva alla città, per allargare gli spazi della democrazia, per risollevare le coscienze e mobilitare cittadini non rassegnati, appassionati, indignati, attivi”.

Primo quesito. Richiesta di Referendum Consultivo per ridurre il consumo di territorio, per tutelare i terreni agricoli ad uso agricolo-alimentare, per raddoppiare il verde pubblico, per realizzare case popolari su aree pubbliche per gli sfrattati e le famiglie in liste d'attesa per una casa popolare; per il recupero dei beni culturali del territorio.

Secondo quesito. Richiesta di Referendum Consultivo per ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, la pedonalizzazione del centro storico, e la revoca del progetto del nuovo parcheggio previsto su viale Carducci.
Terzo quesito. Richiesta di Referendum Consultivo per conservare il tratto di fiume Savio fra il Ponte Vecchio e il Ponte Risorgimento, ed evitare la privatizzazione di un bene comune prevista nel progetto comunale di “Savio Beach”.

Quarto quesito. Richiesta di Referendum Consultivo per difendere l'acqua pubblica, per bonificare il territorio dall'amianto e chiedere al Comune la fuoriuscita da Hera spa.
Quinto quesito. Richiesta di Referendun Consultivo per attuare concretamente la strategia “Rifiuti Zero”.

Il referendum deve passare il vaglio della commissione che deve valutarne l'ammissibilità; se ci sarà l'ok scatterà la raccolta di circa 4500 firme per andare alle urne a marzo. Quel mese è interessato dalle elezioni politiche che potrebbero spostare la data del referendum. Ma la volontà del comitato è quella di far sì che votazioni e referendum si svolgano contemporaneamente. «Facciamo un appello – ha concluso Fabbri – ai consiglieri comunali perchè ci diano la loro disponibilità come autenticatori per una questione di democrazia».

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