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Finti carabinieri, poliziotti e avvocati: si moltiplicano le truffe agli anziani

Il Comando Interregionale Carabinieri Vittorio Veneto di Padova, in collaborazione con il Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna di Bologna, ha dato ulteriore impulso alla campagna di sensibilizzazione contro le truffe

EMILIA ROMAGNA REGIONE ESPOSTA - "A fronte del rilevante danno sociale prodotto dal reato in questione, l’articolo 640 del codice penale, che disciplina la “truffa”, prevede sanzioni che, seppure in presenza di aggravanti previste dall’articolo 61 numero 5 del codice penale. non consentono alle forze dell'ordine e ai magistrati di intervenire con la necessaria efficacia - viene riportato dall'Arma -. L’Emilia Romagna è una delle regioni più esposte con un’evidente azione di pendolarismo dei malviventi in questione che, peraltro con intelligenza deviata, hanno scelto non a caso un’attività criminosa che, con minimo rischio, consente loro di realizzare facili proventi illeciti. Neppure l’eventuale configurazione di un‘ ”associazione”, tutta da dimostrare, garantisce l’adozione di provvedimenti più incisivi sul piano penale. A fronte di tale gravissima situazione, destinata a peggiorare, i Carabinieri del Comando Interregionale “Vittorio Veneto” hanno avviato un’intensa e capillare attività di prevenzione, con la collaborazione dei Sindaci, dei Parroci e dei colleghi in congedo. L’importante iniziativa, particolarmente curata nelle Regioni più colpite (nel Centro-Nord Italia), sta dando buoni risultati".

"Ma essa resta non sufficiente - viene sottolineato - poiché non sempre la preziosa informazione dell’Arma giunge nelle case delle persone più deboli e spesso gli interessati non sono in grado di recepirne il messaggio. Ci domandiamo allora cosa fare. Certamente è utile parlare sempre più del fenomeno – anche con i ragazzi nelle scuole – o con la collaborazione degli organi di informazione. E’ evidente che i Familiari devono fare la loro parte dando il necessario sostegno ai congiunti esposti ed evitando che tengano denaro in casa. Per comprendere meglio il delicato problema occorre immaginare che ad essere colpito da così vili aggressioni possa essere prima o poi anche un nostro congiunto. Allora, forse, tutti capiranno che c’è un grave fenomeno da risolvere subito e con provvedimenti più incisivi sul piano penale. Alla solitudine di tanti anziani non si può unire l’amarezza del raggiro".

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