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Brc, 16 milioni in fumo? I consumatori Adoc: "Sistema cooperativo non più credibile"

“Anche il silenzio è un modo per prendere posizione e nella vicenda di Banca Romagna Cooperativa il silenzio persevera”: è la critica che viene mossa da Giorgio Casadei dell’associazione Adoc, che fa riferimento al sindacato Uil. Centinaia di soci della banca vedranno azzerarsi il loro capitale

“Anche il silenzio è un modo per prendere posizione e nella vicenda di Banca Romagna Cooperativa il silenzio persevera”: è la critica che viene mossa da Giorgio Casadei dell’associazione Adoc, che fa riferimento al sindacato Uil. Centinaia di soci della banca vedranno azzerarsi il loro capitale, per un totale di 16 milioni di euro. Risparmi e investimenti che potrebbero andare in fumo per sempre.

L’Adoc però non si rassegna: “Riaffermiamo che 16 milioni di euro di capitale sociale che vanno in fumo sono un gravissimo danno per l’economia del territorio, con ripercussioni su lavoratori, pensionati, famiglie, aziende e occupazione. Per queste ragioni l’Adoc di Cesena in collaborazione con la Uil di Cesena, fin dalla scorsa estate ha parlato con centinaia di utenti e soci, allo scopo di valutare le iniziative necessarie”. Sempre per l’Adoc ci sta rimettendo tutto il sistema delle banche cooperative, che perde di credibilità.

Continua Casadei: “Il punto nodale della questione è la pessima reputazione che sta montando sul sistema cooperativo. Per questa ragione, il silenzio di Federcasse e Federazione delle BCC è sconcertante e irresponsabile. Sottovalutano gli effetti potenzialmente dirompenti sull’intero sistema da loro rappresentato. L’associazione consumatori Adoc ha illustrato questi problemi attraverso un atto formale, inviato il 2 ottobre, chiedendo un intervento solidale a Federazione e Federcasse, a tutela del patrimonio dei soci. Ad oggi non sono giunte risposte. È quindi nostra intenzione insistere con questa rivendicazione, che ha una valenza soprattutto politica”.

“Siamo determinati anche a valutare alcuni rilievi di natura legale, che ci sono stati segnalati. Molte voci si sono ascoltate in queste ultime settimane, alcune hanno ovviamente contribuito a fare emergere questo scandalo, altre hanno solo creato confusione. Di questi giorni la comunicazione del commissario liquidatore di Brc, che parrebbe ipotizzare una eventuale soluzione per i soci. Chiederemo riscontri precisi, anche perché ci chiediamo con quali soldi si possa dare una risposta ai soci. Ribadiamo che Federazione e Federcasse, hanno il dovere di tutelare il sistema che rappresentano, perché non è in gioco solo il destino di una banca ma la reputazione di un intero sistema, che non può permettersi in tali circostanze, di sottovalutare le ripercussioni e le reazioni di soci che si sentono abbandonati”.

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