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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Arte e Cultura. Patrignani: "Basta con i progetti di nicchia"

"Mentre l'economia, le imprese e il commercio soffrono e la rete distributiva è scossa da perturbazioni non è un divertssiment l'iniziativa "Cultura e/è economia" che Confcommercio promuove per sabato 6 aprile alle 16.30 al palazzo del Ridotto di Cesena"

"Mentre l’economia, le imprese e il commercio soffrono e la rete distributiva è scossa da perturbazioni non è un divertissement l’iniziativa “Cultura e/è economia” che Confcommercio promuove per sabato 6 aprile alle 16.30 al palazzo del Ridotto di Cesena". Così Corrado Augusto Patrignani presenta l'appuntamento in calendario.

"Più di un convegno, più di uno spettacolo: la dimostrazione pratica, se è possibile, che non c’è economia (e sviluppo) senza cultura e che non c’è cultura senza economia (e sviluppo). Ne parleranno due prestigiosi  imprenditori, Mario Riciputi e Cesare Trevisani insieme al sociologo Daniele Canini, al poeta Gianfranco Laureano e all’artista Emanuele Bimbi, con la moderazione del giornalista Emanuele Chesi, capo servizio del Resto del Carlino cronaca di Cesena. Interverranno  inoltre l’artista Erich Turroni, l’attore Roberto Mercatini e i Musicanti di San Crispino. L’organizzazione dell’evento è curata da Roberta Fabbri e Marisa Zattini. Un buffet conclusivo suggellerà la convivialità di un’incontro innovativo che siamo certi lascerà il segno".

"C’è bisogno - agguinge Patrignani -  di un rilancio profondo della città e di una iniezione di fiducia. Cesena ha bisogno di progetti culturali che non siano autorerefenziali, soltanto di nicchia, evasivi, ma che siano inclusivi, ideati e messi in atto in una logica di ritorno economico e sociale. Ciò non toglie il carattere disinteressato delle arti, del sapere e della cultura che è ovviamente insopprimibile, ma lo indirizza al bene comune, lo socializza".

"L’incontro di sabato, che si tiene non a caso nel cuore della città, è una spinta dal basso per creare percorsi che nei fatti dimostrino come per davvero cultura è economia e economia è cultura a partire da quella che per Confcommercio è la sfida -economico-culturale - più importante per Cesena: costruire insieme un modello di città nuova, aperta, fruibile, con le imprese libere di essere al servizio dei cittadini, riproponendo in veste aggiornata, da terzo millennio, l’umanesimo dei nostri padri malatestiani e di quella borghesia illuminata che nel Rinascimento creò non solo l’incanto della Malatestiana ma un “bene vivere urbano”, di cui oggi i commercianti e gli imprenditori possono essere - se spalleggiati e non soverchiati da chi amministra – degni epigoni, continuatori e innovatori".

Sarebbe interessante leggere, già da ora, delle proposte fattibili che gettino le basi per mettere i concetti, tutti condivisibili, in pratica. Visto che la premessa è degna di nota non resta che attendere le risposte degli imprenditori. Quanti risponderanno all'appello? Quanti sono dei veri mecenati?

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