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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Al posto della sala scommesse un temporary store dedicato all'abbigliamento

La sfida di Marco per Cesena: "I cesenati sono difficili da accontentare: sui vestiti vanno più dietro alle mode"

Al posto di una sala scommesse, con tanto di videolottery e slot machine, in pochi giorni è riuscito ad allestire un negozio di abbigliamento e accessori. Si tratta di un "temporary store", un negozio a tempo, che si trova all'angolo tra via Bovio e via Europa, e che aprirà sabato 21 dicembre per chiudere alla fine di febbraio. Due mesi in cui verranno venduti articoli provenienti da stock di campionario, a prezzi ribassati. Il proprietario del negozio che, una volta liberata la sala giochi ha pensato di provare l'esperimento, è Marco, titolare dell'omonimo negozio Marco Stock a Calabrina.

Cesenate d'origine, sono molti anni che opera nell'ambiente dell'abbigliamento ma, alla fine, nella sua città, c'è sempre stato poco perché ritiene che lavorare a Cesena sia una piazza difficile. Addirittura ha preferito aprire negozi a Lido degli Estensi (nel ferrarese) e a Gatteo Mare che puntare sulla sua città. E i mercati? Uguale. Lui, che è un figlio di operatori del mercato ambulanti, ed è cresciuto vendendo da dietro a una bancarella, pur avendo il posto a Cesena, il mercoledì va a Lugo e il sabato a Imola. "Visto che avevo il negozio che si liberava e non pago affitto - ha spiegato Marco che dal 1998 gestisce i negozi insieme alla moglie - ho deciso di dare un'altra possibilità ai cesenati".

Ma perché è difficile vendere abbigliamento a Cesena?
Io parlo, ovviamente, per noi. Noi abbiamo un tipo di merce particolare. Sono pezzi di campionario, la qualità è alta, i pezzi sono originali e, a volte anche unici. Quelli a Calabrina sono dell'anno in corso, quelli di Lido degli Estensi e di Gatteo dell'anno scorso. I prezzi sono ottimi se rapportati alla qualità ma non è merce omologata. Non è che se va il maglioncino verde o una certa marca noi l'abbiamo. Noi abbiamo un pezzo unico, magari non tutte le taglie. Ecco i cesenati non apprezzano questo tipo di merce, mentre nel negozio di Calabrina noi siamo visitati da clienti che vengono da moltissime zone fuori provincia. Anche da Bologna. Nel periodo estivo siamo aperti anche di domenica perché i turisti che ci conoscono escono dall'autostrada e sono a un passo da noi. Vengono apposta. Per noi, come vendite, la domenica è un secondo sabato. I cesenati vogliono vestirsi tutti uguali. Anzi, c'è un tipo di cesenati che vuole la marca molto alta, e magari va a Milano o a Bologna a comprare. Altri che per stare dietro alle marche comprano anche dei clamorosi falsi, e altri ancora che, pur davanti a una buona qualità del prodotto, chiedono ancora sconti. E poi ci sono i giovani che si vestono tutti uguali.

E' una piazza difficile?
Sì, secondo me, sì. Il cesenate ha una mentalità diversa quella di chi vive nelle grandi città. Mi dispiace dirlo, perché anch'io sono cesenate, ma è un po' più chiuso, sui vestiti va più dietro alle mode. Chi vive nelle grandi città, invece, apprezza di più la qualità anche se non è l'ultima moda. E poi se un pezzo è unico, particolare, è meglio. A Cesena questo non è un valore aggiunto, non viene proprio capito.

E il Mercato di Cesena? Non è uno dei più belli della Romagna?
Io ci sono affezionato ma è un po' vecchio. So che dovevano ristrutturarlo, rinnovarlo, ma alla fine non hanno fatto nulla. Io ho la piazzola, la pago, ma non ci vado, perché a livello commerciale non mi conviene. Vendo molto meglio a Lugo e a Imola. Lì la gente compra ancora gli abiti guardando di che stoffa sono fatti, il tipo di fattura.

E ora ci riprova? Sabato 21 dicembre apre un temporary store in città, non proprio in centro ma quasi?
Sì. Mi sono detto: proviamo. Ho anche una certa curiosità...chissà, magari, i cesenati, nel frattempo, sono un po' cambiati.
 

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