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Cultura

Un libro sul Santuario di Santa Maria in Montegiusto, don Daniele cerca testimonianze: "Una grande passione"

Il parroco di Villachiaviche don Daniele Bosi ha iniziato un altro lavoro sul Santuario di Santa Maria in Montegiusto, in zona Tavolicci

Dopo aver terminato nel mese di dicembre un libro sul Museo Diocesano di Sarsina, il parroco di Villachiaviche don Daniele Bosi ha iniziato un altro lavoro sul Santuario di Santa Maria in Montegiusto, in zona Tavolicci. “Mi rivolgo a questo canale – dice il parroco – per fare una richiesta alle persone che un tempo abitavano lassù, e ora sono emigrate in cerca di una vita diversa. Che magari sono a Cesena, o Forlì. Chiedo loro se eventualmente avessero storie da raccontare, testimonianze, ricordi sulla chiesa in cui hanno passato una parte della loro vita. E, perché no, qualche foto da arricchire ulteriormente il volume. Amici mi hanno aiutato come sponsor nel libro precedente; questo lo farò con i miei risparmi e lo regalerò agli amici e a chiunque sarà alla festa di Tavolicci il 15 di agosto”.

“Mi sono appassionato tantissimo in queste ricerche, ormai da decenni anche se ancora sono abbastanza giovane; ritaglio qualche momento libero dal ministero parrocchiale, che impegna moltissimo. Andai a Montegiusto a piedi da Tavolicci, con mio padre nel 1996 a 11 anni e feci alcune foto che, col senno di poi, si sono rivelate molto interessanti perché nei ruderi la situazione peggiora molto rapidamente. Mi appassionai di questo luogo magico e, nel corso degli anni ho raccolto tanti documenti e foto che ora voglio condividere: è come dare voce a chi la voce non l’ha mai avuta. E cosi è saltata fuori anche la data esatta della chiusura del santuario: 8 dicembre 1967; quel giorno la gente prelevò la statuetta antica della Madonna e il santuario venne lasciato al suo destino. Di quel giorno ho recuperato anche le foto (erano finite ad Arezzo dalla nipote del parroco del tempo). Tutto un lavoro di ricerca e di collage, interessantissimo. Il santuario è per metà romanico e per metà ingrandito nel 1500”.
Chi avesse materiale può contattare direttamente don Daniele: bosidaniele@yahoo.it, 3358369760.

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