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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Gobbi affronta il tema del 'machismo' nel nuovo videoclip di "Mattoni"

Il brano, prodotto da Giordano Colombo e Raffaele Scogna, racconta con profonda sensibilità il senso di alienazione di un ragazzo di provincia nel vivere nelle città metropolitane

È ormai noto che Gobbi, una delle penne emergenti più interessanti del panorama cantautorale italiano, con la sua musica lanci in maniera ironica e tatto, messaggi positivi intorno a importanti temi d’attualità, facendosi portavoce della propria generazione: l’alienazione, l’inadeguatezza, la difficile vita metropolitana. Intorno al singolo "Wrestling", per esempio, durante la festa di presentazione del  singolo, ha trasformato la lotta in gioco, dando al pubblico l'opportunità di interagire attivamente su un palco/wrestling con lui e con amici, attraverso una guerra di cuscinate, a rappresentare la futilità dei conflitti. L’evento è diventato un video visibile.
 
Ma un altro dei temi cari al cantautore cesenate è quello del machismo e della mascolinità tossica, argomento sempre più dibattuto e di cui le nuove generazioni si fanno fortemente portavoci, sostenendo l’intenzione di ridefinire la mascolinità in modi più sani e positivi. Questo può includere l'apertura alle emozioni, il rifiuto della violenza come mezzo per risolvere i conflitti e il sostegno all'uguaglianza di genere. Su questo è incentrato il  videoclip del nuovo singolo di Gobbi “Mattoni”, uscito martedì, in cui il cantautore, nei panni di un esile muratore dalle scarpe rosa, smalto e chitarra, vuole dedicarsi all’arte mentre è sbeffeggiato dagli altri colleghi, che non approvano la sua propensione alla gentilezza.
 
“Mattoni è una canzone che parla del senso di inadeguatezza e, nello specifico, con questo video abbiamo voluto rappresentare il disagio di un ragazzo gracile e sbadato che in un cantiere si confronta con uno stereotipo di maschio che non gli corrisponde. Da ragazzino ho scoperto che era considerato parte dell’essere uomo mettersi in competizione su questioni che io trovavo del tutto irrilevanti e prive di interesse e, spesso, sottrarmi a queste dinamiche mi ha escluso da gruppi di amici e mi ha fatto sentire sbagliato. Nel video abbiamo enfatizzato come il tipo di mascolinità a cui siamo stati educati si fondi su caratteristiche come la forza, il coraggio e la repulsione di emozioni, e che una possibile risposta provocatoria a questa pressione culturale può essere mostrarsi per quello che si è, con tutta l’emotività e la vulnerabilità che ci appartiene. Mi ritengo fortunato per aver capito come prendere le distanze da certi stereotipi e per avere trovato il mio modo di raccontarlo”, afferma il cantautore.
 
Il brano, prodotto da Giordano Colombo e Raffaele Scogna, racconta con profonda sensibilità il senso di alienazione di un ragazzo di provincia nel vivere nelle città metropolitane. In questa prospettiva, i mattoni sono gli ostacoli di un percorso, le mura gelide dei palazzi, ma anche la costruzione di un nuovo se. Il senso di alienazione è evidenziato dalla parte musicale che, quasi scarna, con delicati tocchi di piano e le calde note di chitarra dal calore artigianale, sottolineano il riverbero delle parole, amplificandone il peso emotivo. La scrittura originale e vivida di Gobbi, che è allo stesso tempo ironica e sensibile, si consolida e resta riconoscibile anche in questo brano, creando un connubio di profonda emozione e leggerezza. Una penna che, oltre alle parole, è in grado di disegnare immagini tangibili, vive, che si muovono nello spazio canzone come il distendersi di una pellicola sullo schermo raccontando, in maniera emozionale e stralunata, una storia che parla di tutti. 
 
Giuseppe Gobbi, in arte Gobbi, nasce a Cesena nel 1997. Ha collaborato con il Corriere di Romagna scrivendo di calcio dilettantistico locale. Si trasferisce a Milano nel Settembre 2016, segue lezioni di musica e canto e, dall'anno successivo, inizia a esibirsi come cantautore e incide i primi brani (tra cui Bologna Merda, Natale e Falene usciti tra il 2019 e il 2020). Dopo una pausa discografica in cui mette a fuoco sempre di più la propria poetica, rappresentata da ironia, sensibilità e uno sguardo perso nel vuoto, torna nel marzo 2022 con il singolo “Una Tenda” e un nuovo tour in cui ha l’opportunità di aprire, nel settembre 2022, al cantante Tony Hadley, storica ex voce degli Spandau Ballet nel tour in cui celebra i suoi 40 anni di carriera. Nello stesso anno firma un contratto di Management con Dorina Gelmi di Tato Music e Viviana Tasco. Firma poi un contratto di licenza con Virgin Music Label & Artist Services e un contratto editoriale con Warner Chappell Music Italia S.r.l.
 

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