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Il disco diventa una web serie: la nuova sfida di Ugo Fagioli si chiama "Respira"

Il Coronavirus blocca i concerti, così il cantautore cesenate si reinventa sceneggiatore per presentare al pubblico il suo album in una forma innovativa: "Dovevo tornare a respirare"

Una lunga attesa, una specie di apnea, ha anticipato il disco di Ugo Fagioli. Ma alla fine, proprio come un naufrago che emerge dalle onde di un mare in tampesta, si deve tornare a riprendere fiato. E forse non è solo un caso che il disco d'esordio del cantautore cesenate si intitoli "Respira". Un concept album pensato e scritto tre anni fa, poi le prime registrazioni, infine una data per il concerto di presentazione, ma il destino dice no. 

Era il 14 marzo la data prescelta per il release party del disco di Ugo Fagioli, ma l'arrivo del Coronavirus gli ha chiuso le porte in faccia senza tanti complimenti. L'opzione più ovvia a quel punto era attendere tempi migliori. L'altra strada era quella di creare qualcosa di nuovo, costoso e rischioso. E' nata così la web serie "Respira", un ciclo di 9 episodi che accompagnano gli inediti del musicista cesenate. Una vera e propria sceneggiatura in cui alle voce e alla musica del cantautore si abbinano le immagini filmate da Tucano Island.

Il set della webserie "Respira"

Sono usciti sui social e si possono vedere su YouTube gli episodi della webserie "Respira", un progetto autoprodotto da Ugo Fagioli che ha aperto un crowdfunding - attivo fino al 29 novembre (https://www.gofundme.com/f/la-romagna-respira) - per finanziare il suo progetto.

Ugo, come si può definire Respira? E' un album o una web serie?
Entrambe le cose. E' un'idea che mi è venuta in mente durante il lockdown. Cercavo qualcosa di alternativo al classico nuovo disco, perché con la situazione di adesso, con 50 pezzi nuovi che escono ogni giorno, diventa difficile per un artista distinguersi dalla massa. In più mi piaceva l'idea di realizzare qualcosa di diverso dal solito. Il mio disco è un concept album, racconta una storia vera, quindi ho voluto sceneggiarla e far capire in modo chiaro cosa sia successo.

Insomma, le immagini girate completano la musica.
Proprio così. Gli stessi colori che abbiamo scelto come base degli episodi raccontano il mood dei vari brani.  Per il primo, "Rivoluzionari, ma con calma", abbiamo scelto il rosso, per "Speranza" era inevitabile il verde. Anche questo aiuta chi segue la web serie a capire la storia.

Com'è nata l'idea di questo incontro tra musica e web serie?
Ad aprile io volevo assolutamente uscire con il disco. E' un album che ho iniziato a registrare circa due anni fa con Andrea Cola allo Stonebridge. Avevamo già pensato di uscire con dei singoli per anticipare il disco, quindi ho iniziato a suonare con la band per prepararmi a presentare il disco e avevamo fissato l'inaugurazione al Sidro (di Savignano, ndr) per il 14 marzo, ma è arrivato il Coronavirus e abbiamo dovuto annullare. Ma questo album doveva uscire, era un mia esigenza, dovevo tornare a respirare. Non potevo non pubblicarlo. Con l'aiuto di Alice Mazzoni in primavera abbiamo scritto tutta la sceneggiatura della serie. Poi ho avuto la collaborazione di Tucano Island per regia e montaggio. La serie è stata registrata in estate. Volevo di nuovo organizzare anche una data di release, ma il nuovo lockdown mi ha bloccato ancora una volta. Ho capito che se fai qualcosa di normale oggi non puoi distinguerti.

Respira sembra per certi versi un progetto legato al periodo del Coronavirus...
Si tratta di un album scritto circa tre anni fa. Allora del Coronavirus non sapevo nulla chiaramente. Il discorso Coronavirus però ha influito molto sulla comunicazione e sulla copertina dell'album, che è uno scatto di Maicolscrittocomesilegge. Era una foto di due anni fa, nella quale io stavo con il gomito davanti alla faccia, come se dovessi starnutire. Mi è sembrato un segno. Alla fine era inevitabile che quella diventasse l'immagine di copertina.

Veniamo a un particolare aspetto della webserie. I personaggi indossano un casco, simile a quello degli astronauti, che racchiude interamente la loro testa. Che cosa rappresenta?
L'idea della sfera è del regista Tucano Island. Mi ha detto: "Ugo, i personaggi devono avere qualcosa di particolare. Nella serie Respira i protagonisti vivono in una sorta di bolla interiore e la sfera simboleggia quella loro condizione. Inizialmente avevamo anche altre idee, come degli scatoloni in testa o dei vestiti particolari. La sfera però si è rivelata un'idea ottima. Sono storie di tutti i giorni con una particolarità: essere chiusi in sè stessi e sentire il bisogno di tornare a respirare.

Sei contento per ora dei risultati di Respira?
Complessivamente abbiamo raggiunto circa 30mila visualizzazioni ed è un buon risultato. La gente si è appassionata alla serie. All'inizio molti la vedevano a sprazzi, ma poi con il tempo questo è cambiato. Abbiamo notato che i fan seguono gli episodi con interesse.

Da musicista attivo già da diversi anni, com'è stato il salto in questa nuova dimensione?
Durante questi mesi mi sono reinventato come grafico, videomaker, sceneggiatore... Nel 2020 devi saper fare tanttissimi lavori, devi sapere come montare un video, quando pubblicare un post. Il fatto di saper sfruttare tutti questi aspetti ti fa distinguere rispetto agli altri. Tutto questo mi ha fatto crescere.

Infine, una riflessione sulla vita di band e artisti in questo momento di emergenza Covid. Con la possibilità ormai molto limitata di fare concerti e incontrare il proprio pubblico di persona, il mestiere del musicista in che modo sta cambiando?
E' una difficoltà immensa. Su Spotify il guadagno è irrisorio, allo stesso tempo però devi esserci. E' un paradosso, ma è così. Il mercato musicale oggi si fonda sul live. Il live è attualmente la maggior fonte di guadagno ma - altro paradosso - adesso è fermo. Quindi ti devi reinventare per mantenere l'attenzione del pubblico su te e il tuo progetto, perché tutti i giorni si viene bombardati da nuove uscite musicali. L'ascolto di un tempo era molto più lento, oggi è tutto più veloce, dopo pochi secondi rischi di essere "skippato". Perciò devi essere creativo. Quello che sto facendo io con "Respira" credo che sia una cosa totamente nuova.

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