Il viceministro Valentini a Cesena: "Tuteliamo il Made in Italy ma il mercato è sovrano, non possiamo mettere muri"

Tappa a Cesena 'nella casa delle imprese' per il viceministro delle imprese e del Made in Italy Valentino Valentini di Forza Italia. "Non è una passerella elettorale, le imprese locali hanno apprezzato questa vicinanza", ha messo in chiaro il Commissario comunale del partito a Cesena Michele Pascarella. L'incontro col viceministro forzista si è tenuto nella sede della Confcommercio cesenate, presenti anche il presidente Augusto Patrignani, l'onorevole Rosaria Tassinari e Giuseppe Bettini, coordinatore provinciale di Forza Italia che ha ricordato il ruolo di Valentini come collaboratore per molti anni di Silvio Berlusconi.

Valentini nel suo intervento ha insistito molto "sulla transizione energetica e digitale delle imprese. Porto l'esempio di una azienda come la Nike che non ha certo problemi di negozi ma che fa online il 20% del fatturato perché è consapevole della grande transizione digitale in atto. Tra i consumatori sono cambiate le abitudini, nei centri storici ormai vediamo soprattutto negozi di elettronica e di servizi".

Sul problema della manodopera per le imprese: "Le multinazionali chiedono anche scuole di formazione per i futuri manager. Sicuramente il problema manodopera non si risolve con l'immigrazione incontrollata visto che neanche i nostri studenti hanno una formazione adeguata". Michele Pascarella ha detto: "In questo territorio le imprese avevano tanto bisogno di conoscere cosa vuole fare il governo per il Made in Italy, visto che i governi precedenti non avevano le idee chiare".

In sala presenti anche il sindaco di Sarsina Enrico Cangini e Marco Casali, candidato sindaco del centrodestra a Cesena. "In queste elezioni amministrative vogliamo contare tanto - ha detto la parlamentare di Forza Italia Rosaria Tassinari - puntando sulla nostra forza centrista e moderata".

"In Romagna intraprendenza e grande apertura mentale"

Il viceministro Valentini ha ricordato l'importanza della legge sul Made in Italy: "Le imprese creano ricchezza e prosperità, sono qui ad ascoltare la voce degli imprenditori. L'economia è un processo di transizione costante, bisogna accompagnare anche le piccole e medie imprese verso le piattaforme digitali. Facciamo molto per la tutela del Made in Italy, ad esempio attraverso la protezione dei marchi storici, ma il mercato è sovrano, e se va verso il low cost non possiamo mettere dei muri. Agiamo nei limiti di quello che le regole di concorrenza ci consentono". Questo il pensiero del viceministro Valentini rispetto alla crisi del commercio e del piccolo artigianato che soffrono rispetto alle multinazionali e ai colossi del web.

"I nostri imprenditori sono bravi nel trovare le soluzioni come gli experience store - ha detto Valentini - uno spazio fisico come vetrina e la vendita dei prodotti online per abbassare i costi". Il viceministro ha parlato anche della Romagna: "Apprezzo molto questa terra perché ha la capacità di innovazione, sul turismo ha capito prima di tutti le esigenze del turismo di massa, è una terra di persone intraprendenti, c'è una grande apertura mentale".

Non è mancato un cenno sull'agroalimentare: "Non solo avrà un futuro, ma è già una realtà forte nel presente. Spero che le cucine italiane nel mondo si alimentino di cibi italiani. Il cibo? Il primo modo con cui si conosce il Made in Italy".