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Dalla vendita delle azioni Hera oltre 5 milioni di euro per le opere pubbliche

La vendita dell’intero pacchetto è stata perfezionata pochi giorni fa, e sabato il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini hanno inviato una lettera ai consiglieri comunali

Ammonta a oltre 5 milioni di euro la somma incassata dal Comune di Cesena tramite la cessione di una parte delle azioni di Hera in suo possesso. Cesena è uno dei 16 Comuni aderenti al Patto di Sindacato della multiutility, che nel 2015 hanno deciso di ridurre la loro partecipazione azionaria, mettendo complessivamente sul mercato 19.668.583 di azioni. La vendita dell’intero pacchetto è stata perfezionata pochi giorni fa, e sabato il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini hanno inviato una lettera ai consiglieri comunali per informarli dell’esito dell’iniziativa (che era stata approvata dallo stesso Consiglio comunale), esprimendo soddisfazione per il risultato ottenuto e ribadendo che il ricavato dell’operazione sarà destinato a finanziare il cospicuo piano di investimenti pubblici (soprattutto in campo scolastico e universitario) messo in cantiere dalla Giunta. Fra le opere che beneficeranno di queste risorse: la dotazione di sistemi informativi, il museo archeologico e l’ufficio turistico, la palestra di S. Giorgio, manutenzioni stradali e verde pubblico, la messa in sicurezza della via Dismano e della via Cervese, i lavori di sistemazione di S. Carlo, la rata di riscatto dei parcheggi silos, parte delle opere del quartiere Novello, il percorso del Cesuola,  i lavori di sistemazione del palazzo comunale.

Afermano Lucchi e Battistini: "L’amministrazione di Cesena conferma il ruolo della società che – a partire dalla aggregazione avvenuta nel 2002 delle aziende municipalizzate – ha sicuramente potenziato le nostre città attraverso investimenti indispensabili per modernizzare gli impianti e le reti, garantendo una elevata qualità dei servizi pubblici. Hera ha saputo realizzare in questi anni un modello territoriale unico in Italia, ottenendo nel contempo significativi risultati economici ed efficientamenti, garantendo ricadute significative sul territorio. L’obiettivo è stato perseguito soprattutto attraverso scelte che i soci pubblici hanno orientato verso politiche di sviluppo sostenibili, non solo con riguardo alle tematiche ambientali e di risparmio energetico, ma anche attente all’innovazione ed alla qualificazione".

"Per queste ragioni il consiglio comunale di Cesena ha scelto di confermare l’adesione al patto di sindacato 2015-2018 che garantisce il controllo pubblico dei Comuni sulle scelte strategiche di Hera - proseguono Lucchi e Battistini -. Nel contempo, ha espresso l’indirizzo di ridurre la propria presenza nell’azionariato. E ciò al fine di ottenere risorse fondamentali per gli investimenti indispensabili per la nostra città. In sintesi, vendendo una parte delle azioni abbiamo fatto un sacrificio, ma il ricavato ci consentirà di accelerare il cospicuo piano di investimenti pubblici (soprattutto in campo scolastico ed universitario) per il quale ci siamo impegnati con i cesenati. Il risultato della vendita è stato particolarmente positivo; infatti si tratta di 2.183.929 azioni vendute al prezzo unitario di 2,34 euro (a fronte del valore "storico" di 1 euro per azione). L'importo totale incassato è stato quindi di 5.110.393,86, con un ricavo che, con facilità, è quindi possibile giudicare più che soddisfacente".

La vendita è avvenuta mediante collocamento accelerato riservato ad investitori istituzionali professionali ed è stata supportata da un consulente finanziario esperto che ha fornito un parere di congruità sul prezzo di cessione - aggiungono -. I Comuni soci impegnato nella vendita complessiva di 19.668.583 azioni, oltre a Cesena, sono Casalecchio di Reno, Grizzana Morandi, Copparo, Modena, Castelfranco Emilia, Formigine, Maranello, Fiorano Modenese, Montefiorino, Ravenna Holding spa, Trieste, Ozzano nell’Emilia, Savignano sul Rubicone, Sassuolo, Gatteo. L’amministrazione comunale può dirsi soddisfatta non solo del buon momento borsistico in cui è avvenuta la vendita, ma anche del coordinamento avvenuto tra i soci del patto di sindacato, che ha consentito di realizzare un risultato migliore delle aspettative, senza provocare conseguenze sul corso del titolo".

"Le entrate così ottenute saranno destinate a finanziare molte opere previste nel piano degli investimenti 2015, in particolare la dotazione di sistemi informativi, il museo archeologico e l’ufficio turistico, la palestra di S. Giorgio, manutenzioni stradali e verde pubblico, la messa in sicurezza della via Dismano e della via Cervese, i lavori di sistemazione di S. Carlo, la rata di riscatto dei parcheggi silos, parte delle opere del quartiere Novello, il percorso del Cesuola, i lavori di sistemazione del palazzo comunale", concludono.

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