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Sondaggio PD su Lucchi, Celletti (Lega): "Grottesco culto della personalità"

"Che cosa teme il PD cesenate? La domanda sorge più che legittima dopo la sparata sui quotidiani del cosiddetto sondaggio che avrebbe fatto volare il consenso del sindaco e della Giunta", dichiara la capogruppo di Lega Nord

Che cosa teme il PD cesenate? La domanda sorge più che legittima dopo la sparata sui quotidiani del cosiddetto sondaggio che avrebbe fatto volare il consenso del sindaco e della Giunta. E’ evidente che qualcosa non va, che emerge forse nei veri sondaggi interni del Pd, che non vedono certo navigare il partito in buone acque, con i tentennamenti del suo segretario, l’appoggio all’impresentabile governo Monti e non ultimo l’ennesimo scandalo sui fondi. Ma oltre a un bisogno subliminale di rassicurazione, c’è anche lo smodato culto della personalità che sta caratterizzando il sindacato di Paolo Lucchi.

Al sindaco piace piacere. E questo, forse, potrebbe essere un peccato solo veniale per un primo cittadino, se questa aspirazione non divenisse sempre più spesso l’unico fine del sindaco Lucchi. Altro che il bene della città: quello che interessa al sindaco è essere al centro, convogliare consensi sulla sua persona, intorno alla quale gira una Giunta volutamente debole e un partito che scommette tutto sul suo cavallo di punta. O, almeno, lo fa all’apparenza. E dunque torniamo al sondaggio, che ha tutto l’aspetto di un sondaggio farlocco. Intanto il numero risicato e affatto significativo di persone intervistate.

Poi le domanda poste, che tutti sanno essere fondamentali per indirizzare i risultati del sondaggio da una parte o dall’altra, senz’altro dalla parte voluta dal committente. E poi quante persone conosciamo che, anche telefonicamente, risponderebbero la verità quando di mezzo c’è il partito egemone che, di fatto, pone simili quesiti? E poi la stranezza di un sondaggio siffatto che viene, guarda caso, dopo la pessima e costosa gestione dell’emergenza neve. Insomma, i dubbi sono troppi, almeno per chi ragiona senza il paraocchi. Di una cosa, poi, sono arcisicura.

Non c’è elettore (vero) di centro-destra che possa apprezzare Lucchi e il minculpop messo in piedi dal suo apparato. Perché l’elettore (vero) del centro-destra rappresenta idee e grandi ideali che sono quanto di più diverso ci sia dal retaggio storico, culturale e politico della sinistra del pensiero unico, di cui è intrisa anche l’azione di Lucchi.

Quanto poi alla gestione del Comune, vedremo quando i cittadini saranno chiamati a pagare in termini di nuove tassazioni gli errori di Lucchi e della sua Giunta e vedremo anche quanto saranno soddisfatti i cesenati della chiusura del centro storico. La città non può che essere destinata a una recessione inesorabile, se il partito di maggioranza e il suo sindaco continueranno a avere bisogno di sondaggi per credere di essere all’altezza.
 
Antonella Celletti
Capogruppo Lega Nord
 

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