rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Sicurezza in stazione, Di Placido (Cambiamo): "Da dieci anni lo stesso ritornello, per ora solo palliativi"

"L’appello dell’assessore Ferrini che ha sollecitato tutte le componenti della nostra società a richiede al Governo più risorse per la sicurezza ricalca ciò che diciamo da tempo, ma il problema, secondo noi, va affrontato in maniera più organica"

"Quello della sicurezza in zona stazione a Cesena non è un tema nuovo. Parliamo infatti di una criticità che parte addirittura dalla sindacatura precedente a questa. Oggi, come dieci anni fa, gli episodi di micro-criminalità sono più o meno gli stessi tanto che, più volte, i rappresentanti delle scuole che orbitano in quell’area hanno sottolineato il loro disagio.  In questi anni, sul fronte delle possibili soluzioni, abbiamo assistito a iniziative poco più che palliative come - per la serie “curare anziché prevenire” - la proposta di chiudere il parcheggio interrato durante la notte". Interviene sul tema caldo in città anche Luigi Di Placido, consigliere comunale di Cambiamo.

"Come lista civica Cambiamo continuiamo ad apprezzare, senza se e senza ma, il lavoro delle forze dell’ordine che, in questi anni, hanno lavorato duramente per arginare i fenomeni criminosi in quella zona". 

"L’appello dell’assessore Ferrini che ha sollecitato tutte le componenti della nostra società a richiede al Governo più risorse per la sicurezza ricalca ciò che diciamo da tempo, ma il problema, secondo noi, va affrontato in maniera più organica.  Fui proprio io, ad esempio, ormai dieci anni fa, a proporre un ordine del giorno votato in consiglio comunale nel quale invitavo l’amministrazione a prodigarsi per dotare le forze dell’ordine di sedi più funzionali e moderne. Ad oggi, il trasferimento della caserma dell’Arma dei Carabinieri si è quasi concluso, mentre lo spostamento della Polizia al Caps, dopo dieci anni, non si è ancora concretizzato.  Certo, non può essere solo questo l’antidoto ai problemi della sicurezza, ma è chiaro che mettere i nostri uomini nella condizione di operare in maniera più idonea resta la principale premessa per ottenere risultati efficaci sul fronte della sicurezza. Sul tema dei rinforzi, il problema, come tutti sappiamo, è che esistono precise valutazioni che portano, a livello nazionale, ad assegnare uomini e risorse ai vari territori. E Cesena ha una tipologia di criminalità che, al di là della percezione della sicurezza, non sembra giustificare un’implementazione di organici".

"I sindacati di Polizia, però, ci hanno spiegato a chiare lettere che le forze dell’ordine, sul nostro territorio, sono sottodimensionate e che, dunque, esiste una carenza conclamata di uomini. Per questo, a tutti i livelli politici ed istituzionali, serve uno sforzo comune per chiedere un adeguamento degli organici che, visti gli ultimi episodi, non può più essere prorogato. E, allo stesso modo, la questione della co-titolarità della Provincia non può diventare la panacea di tutti i mali perché se quella era la soluzione, forse, bisognava pensarci prima.   Nessuno, sia chiaro, vuol far passare Cesena per una città particolarmente violenta, perché così non è, ma bisogna anche ammettere che in questa città il tema della sicurezza è sempre stato sottovalutato o comunque affrontato con modalità discutibili, come dimostra in maniera impietosa il faraonico progetto delle 450 telecamere sul quale abbiamo presentato poche settimane un’ennesima interpellanza per capire dove si sia perso. Al di là delle opinioni di ognuno, se gli episodi di micro-criminalità sono gli stessi di dieci anni fa, significa che, su quel versante, non si è lavorato a livello politico come si sarebbe dovuto.  Nell’intervista dell’assessore Ferrini, in qualche modo, si lascia intendere che c’è bisogno di un maggior numero di agenti. E quindi il concetto che passa è sempre quello che esiste un Ente superiore - che sia il Governo o il Ministro dell’Interno - al quale scaricare puntualmente ogni responsabilità. Come sempre, insomma, aspettando i soldi dagli altri, restiamo congelati nel preferire la lagnanza all’azione.  E’ un approccio che, in questi anni, non ha sortito alcun effetto e che, pertanto, dovremmo rivedere. Negli ultimi tempi, ad esempio, il Comune di Cesena ha assunto nuovi operatori della polizia locale. A conti fatti, però, l’arrivo di questi rinforzi non ha generato alcun beneficio tangibile al territorio perché i problemi continuano ad essere sempre gli stessi. E allora siamo davvero sicuri che, anziché parlare sempre e solo di nuove risorse, non sia più logico iniziare ad affrontare il tema di una nuova organizzazione della polizia locale in modo che l’arrivo di nuovi agenti corrisponda anche ad un aumento proporzionale di risultati? Più che aspettare sempre la manna dal cielo, forse, sforzarsi ad immaginare altre soluzioni non ci sembra una brutta idea”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sicurezza in stazione, Di Placido (Cambiamo): "Da dieci anni lo stesso ritornello, per ora solo palliativi"

CesenaToday è in caricamento