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Sicurezza, Cambiamo: "Consiglio comunale aperto esperienza da ripetere". Fdi: "Problema ancora sottovalutato"

“La sicurezza è un tema delicato che, come lista civica, non vogliamo assolutamente strumentalizzare. Per affrontare certe questioni non servono né slogan né ideologie, bensì un nuovo approccio fatto di concretezza, trasparenza e condivisione”

“La sicurezza è un tema delicato che, come lista civica, non vogliamo assolutamente strumentalizzare. Per affrontare certe questioni non servono né slogan né ideologie, bensì un nuovo approccio fatto di concretezza, trasparenza e condivisione”. 

Così Andrea Rossi, capogruppo di Cambiamo, commenta l’esito del consiglio comunale aperto sulla sicurezza fortemente voluto proprio dalla lista civica: “La mozione curata dal nostro Luigi Di Placido - spiega - rappresenta un successo importante perché ha regalato, in primis, alla nostra comunità una preziosa occasione di partecipazione ed ascolto. E’ stato infatti particolarmente interessante ascoltare Prefetto, Questore e rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno disegnato un quadro molto completo e credibile sulla situazione sicurezza del nostro territorio. Un consiglio comunale aperto sulla sicurezza è sempre un’esperienza molto significativa che, con gli stessi metodi e lo stesso spirito di condivisione, andrebbe secondo noi ripetuta in maniera periodica”.  

Sulla sicurezza, in particolare, Rossi individua tre linee di intervento: “E’ chiaro che ogni strategia, come è stato giustamente sottolineato durante il consiglio straordinario, va modulata in base ai numeri, ai trend e alla classificazione dei reati. E, in tal senso, il report emerso in assise è senza dubbio l’elemento dal quale bisogna partire. Detto questo, però, il primo problema è quello legato allo scarso presidio del territorio che, soprattutto in alcune aree, non è adeguatamente controllato. Penso ai giardini pubblici dietro al teatro Verdi dove prolifera lo spaccio ed il degrado, ma anche alla zona stazione, a ridosso delle scuole dove, da tempo, la situazione è critica sul fronte dell’ordine pubblico. Le precedenti amministrazioni hanno investito tanto nel sistema di video-sorveglianza, ma senza tornare su questioni ormai arcinote, la verità è che oggi ci sono porzioni di città dove il controllo delle istituzioni è debole. Quindi, soprattutto sul piano della sicurezza urbana, esistono ampi margini di miglioramento”. 

“Il secondo versante su cui lavorare - prosegue il leader di Cambiamo - è quello di un sentimento di disaffezione dei cittadini nei confronti della Polizia Municipale. E’ uno strappo che va ricucito al più presto perché la gente oggi si sente troppo distante da certe istituzioni. Servono, in questo senso, adeguate campagne di sensibilizzazione per riavvicinare il cittadino ai corpi di polizia che restano, e su questo non c’è dubbio, una grande risorsa per il territorio”. 

“Il terzo versante - prosegue - è quello relativo all’organizzazione interna del corpo di polizia municipale che, in questi anni, ha spesso denunciato, anche pubblicamente, problemi logistici ed organizzativi importanti con rivendicazioni sindacali ed un clima non sempre ideale che si è ripercosso, talvolta, anche sull’aspetto motivazionale di una parte del personale. Anche da questo punto di vista, dunque, nella speranza che arrivino anche i fondi promessi, la gestione può e deve migliorare”. 

Ma Rossi reclama anche un cambio di mentalità e di approccio verso certi problemi: “La politica - dice - non può sempre perdere tempo a spiegare, trincerandosi dietro agli alibi nel timore ossessivo di perdere consensi. Negare certi problemi, al di là dei dati, è il modo più sicuro per non risolverli mentre se il cittadino protesta perché percepisce una mancanza di sicurezza, le istituzioni - anziché minimizzare - hanno il dovere di intervenire e di fornire risposte concrete”. 

Infine, per un tema che coinvolge in maniera così diretta le nostre comunità, sarebbe sempre auspicabile - secondo Rossi - scegliere “la strada della partecipazione coinvolgendo tutte le parti sociali. E chiaramente l’idea del consiglio comunale aperto - conclude - è stato un segnale confortante e, ci auguriamo, ‘di svolta’ che va proprio in questa direzione”. 

Fratelli d'Italia: "Il problema sicurezza è ancora sottovalutato"

 "L’ennesimo fatto di cronaca nera - questa volta la rapina in un negozio di frutta e verdura in via Madonna dello Schioppo - certifica come il problema della sicurezza sia sempre più grave a Cesena e come sia necessario risolverlo al più presto. Parte da quest'ultimo episodio l'analisi di Fratelli d’Italia, che si batte per avere politiche di sicurezza più stringenti sul territorio. È necessario intervenire al più presto, senza se e senza ma, per cercare di arginare una problematica che altrimenti rischia di sfuggire di mano - commenta Alice Buonguerrieri, coordinatore provinciale e commissario comunale di Fratelli d’Italia - Non si può continuare a minimizzare il problema e parlare di isola felice: in città gli episodi di delinquenza e criminalità sono in aumento e questi non si combattono, come vorrebbe il PD, con maggiore assistenzialismo, bisogna intervenire in maniera netta".

Anche Andrea Caputo, commissario provinciale di Gioventù Nazionale, aggiunge: “Ora servono azioni concrete e mirate per arginare l’aumento degli episodi di delinquenza ai quali da troppo stiamo assistendo, purtroppo inermi. Troppo poco è stato fatto dall’amministrazione comunale, alla quale chiediamo di uscire dal torpore, ammettere l’esistenza di un problema serio e agire per il bene dei cittadini. O il Partito Democratico non ha a cuore la sicurezza dei suoi cittadini?”.

"La sicurezza è stata al centro del consiglio comunale, ma per FdI quanto emerso nel dibattito non è all’altezza della situazione. I gruppi di controllo sono utili ma non sufficienti. Paragonare Cesena a città in cui la criminalità è maggiore non elimina il problema. Mettiamo le Forze dell'Ordine in condizione di svolgere pienamente il loro lavoro - afferma Buonguerrieri - Ripeto bisogna ammettere il problema e intervenire, passando subito al lato pratico della vicenda. Ne va della sicurezza di tutti i cittadini. Se l'Amministrazione vuole cambiare registro e mettersi a lavorare seriamente per la sicurezza noi ci siamo e daremo tutto il nostro contributo, anche come forza extra consigliare, purché tutti, il PD in primo luogo, prendano consapevolezza del problema senza continuare minimizzarlo". 

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